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da insultatore a insultato

Creato il 10 dicembre 2010 da Pesa
Alcuni mesi addietro, spesso e volentieri, mentre guidavo, mi capitava di lanciare insulti, bestemmie, maledizioni e quant'altro a chi si trovasse sulla mia strada. E non perché sia un soggetto poco paziente o nevrotico, bensì perché sfrecciavo a 120 Km/h, e tutti gli altri invece era solerti adottare una noiosissima e lentissima andatura a 65 Km/h. La cosa come potreste immaginare si rivelava alquanto fastidiosa, in particolar modo quando si ha fretta. E così mi ritrovavo a vestire i panni dello "Sgarbi della strada", da cui ne conseguivano "bottigliate in testa alla gente, schiaffi alle donne, puttana, e vaffanculo, ma che cazzo vuoi tu, ma io ti trombo, ma io trombo te e la tua famiglia, ma vattela a pijar in der culo, ma li mortacci tua, ma stigazzi al culo ti strapazzi, la sorca de tu sorella, ma vattene a ffanculo, frocio, ma che cazzo vuoi" (cit.), finché un bel giorno i petrolieri si son svegliati con il piede sbagliato. Una mattina, in preda a sbadigli memorabili e al sonno più profondo, mi accingo ad andare a mettere benzina prima di compiere il viaggio che mi porterà a Cagliari.In prossimità della gigantesca scritta IP inizio a sgranare gli occhi. Incredulo, proseguo nella mia marcia verso l'erogatore di oro nero. Ed ecco che ricevo la conferma:Benzina Verde: 1.454€/l; Self Service Benzina Verde: 1.404€/l.Terrorizzato all'idea di pagare così tanto decido di andare verso l'altro distributore del mio paese:Benzina Verde: 1.478€/l; Self Service Benzina Verde: non esiste.Ed ecco che ritorna l'ignoranza e la volgarità: nuova giornata che si apre all'insegna di bestemmie e incazzo, che vola a livelli record come il prezzo della benzina. Quindi marcia indietro verso il più "conveniente" distributore. Infilo la pistola, erogo la benzina, pago i miei classici 5€, salgo in macchina, accendo, e la stecchetta che indica il livello di carburante all'interno del serbatoio non si muove: ferma, paralizzata. Questa è la tiritera che si ripete da ormai 2 settimane, e io, povero ragazzo che deve uscire presto la mattina perché deve percorrere la strada che lo porterà a lavoro alla "folle" velocità di 65 Km/h, subisco insulti, ingiurie, maledizioni e quant'altro da automobilisti nevrotici e schizofrenici che mi sorpassano come se si fosse al G.P. di Montecarlo. Ma ovviamente rispondo a codeste provocazioni con altrettante dolci parole. Morale della fiaba: lo spessore del mio portafogli continua ad essere sempre più misero.

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