Da MICROMEGA – Gli economisti italiani: Appello al presidente Monti: “Siamo in una grave recessione”

Creato il 02 gennaio 2012 da Pierumberto @Pierumberto

Appello al presidente Monti: “Siamo in una grave recessione”
Pubblichiamo il testo di un appello a Mario Monti firmato da un nutrito gruppo di economisti italiani: “Presidente, chieda all’Europa di superare il valore di riferimento del rapporto disavanzo pubblico-PIL 2012 in via eccezionale e temporanea”.

Il 2012 sarà un anno di recessione e i mercati sanno molto bene che senza crescita perseguire la stabilità dei conti è illusorio. Ecco perchè lo spread resta alto e l’austerity varata dal governo Monti rischia di aggravare la situazione. Da qui l’appello di un nutrito gruppo di economisti italiani: “Presidente, chieda all’Europa di superare il valore di riferimento del rapporto disavanzo pubblico-PIL 2012 in via eccezionale e temporanea”.

L’Istat comunica che nel terzo trimestre del 2011 il prodotto interno lordo (PIL) è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. L’OCSE e la Commissione Europea, prima dell’annuncio della manovra Monti, prevedevano una crescita 2012 negativa per l’Italia dello 0,5%. Il Governatore della Banca d’Italia ha commentato che a tali stime va aggiunto l’impatto addizionale e negativo dell’attuale manovra.

“Fortunatamente”, anche se curiosamente, il Governo Monti non ha adeguato le stime tendenziali fatte da OCSE e Commissione Europea per tener conto dell’impatto della manovra. Se l’avesse fatto, valutando che non avrebbe raggiunto il pareggio di bilancio nel 2013 a causa delle minori entrate e maggiori uscite generate dalla recessione avrebbe dovuto ulteriormente aumentare la tassazione e ridurre le spese. Nel fare ciò avrebbe ulteriormente contribuito ad ampliare il calo della produzione e del reddito, allontanandosi sempre più dall’agognato equilibrio dei conti, come un Achille destinato a non raggiungere mai la tartaruga.

E non è esercizio teorico. Il quinto rapporto del Fondo Monetario Internazionale sulla situazione delle Grecia illustra drammaticamente questi effetti perversi dei consolidamenti fiscali in questa fase negativa del ciclo. Manovre draconiane, riconosce il Fondo, stanno rendendo più difficile l’equilibrio fiscale ellenico, mentre cresce sempre più il rapporto debito pubblico PIL, anziché calare. Le stesse riforme non decollano perché ogni riforma, è ben noto, ha bisogno di un ambiente volto alla crescita per essere portate avanti.

I mercati sanno molto bene tutto ciò e riconoscono che senza crescita perseguire la stabilità dei conti è illusorio. Gli spread italiani rimangono alti malgrado la manovra, o forse a causa della manovra. Premiano piuttosto piani di politica economica come quelli della Spagna, in cui il raggiungimento degli obiettivi di pareggio è più distante nel tempo, l’attenzione alla coesione sociale in un momento difficile è maggiore, la spesa per le fasce più deboli non è diminuita e l’esistenza di un piano operativo per gli sprechi e migliorare la domanda pubblica è chiaramente esplicitato.

L’Italia è dunque in recessione e deve convincere i mercati che saprà uscirne fuori generando quella stabilità che si alimenta solo se vi è crescita. Non a caso lo stesso Trattato dell’Unione Europea prevede che qualora determinato da una grave recessione economica, il superamento del valore di riferimento per il disavanzo pubblico, considerato eccezionale e temporaneo, è possibile.

Chiediamo dunque che il Governo italiano si attivi presso la Commissione Europea ed il Consiglio Europeo al fine di riconoscere all’Italia, a causa di una grave recessione economica, la possibilità di superare il valore di riferimento del rapporto disavanzo pubblico-PIL 2012 in via eccezionale e temporanea, restando il rapporto vicino al valore di riferimento. Ciò allevierà la trappola perversa dell’austerità. Il non farlo è scelta politica.

Grazie a tutti coloro che finora hanno aderito all’appello al Presidente Monti di invocare la situazione di grave recessione ai sensi del Trattato dell’Unione Europea e relativi regolamenti per rinviare il raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2013. Sono:

ELEONORA ARIENZO, PIER FRANCESCO ASSO, ALBERTO BAGNAI, GUSTAVO BARATTA, ORAZIO BASSANO, NEREO BENUSSI, LUIGI BERNARDI, GIAN MARIA BERNAREGGI, ALESSANDRO BERTI, MARTA BEZZINI, SALVATORE BIASCO, PIERO BINI, ROBERTO BISCARO, CHIARA BISOGNO, LETIZIA BORGOMEO, SIMONE BORRA, AURELIO BRUZZO, ANTONELLA BUCCI, STEFANO CAIAZZA, MICHELE CANALINI, RICCARDO CAPPELLIN, ALESSANDRO CAPRASECCA, CESARE CARASSITI, ENRICA CARBONE, MARIA ROSARIA CARILLO, RAFFAELE CARUSO, MARIO CASSETTI, ANNALISA CASTELLI, MARCO CECCHINI, MARCO CIANFANELLI, ROCCO CICIRETTI, DANIELE CIRAVEGNA, RICCARDO COLANGELO, LILIA COSTABILE, BRUNO COSTI, DOMENICO DA EMPOLI, GIUSEPPE DE ARCANGELIS, SERGIO DE NARDIS, GIORGIO DALLE, FABRIZIO DE FILIPPIS, PASQUALE DE MURO, ROBERTA DE FILIPPIS, SERGIO DE STEFANIS, CARLO DEIDDA, INA DHIMA, GABRIELLA DI CAGNO, CLAUDIO DI LAZZARO ANTONIO DI MAJO, ANDREA DI PASQUALE, AMBRA DI TOMMASO, NICOLA DIMITRI, GIOVANNI DOSI, MARTA FANA, SALVATORE FANA, GIUSEPPE FIORE, DAMIANO FIORILLO, MASSIMO FLORIO, GUGLIELMO FORGES DAVANZATI, MAURIZIO FRANZINI, FABIO FRATERNALI, MICHELE FRATIANNI, GIANCARLO GANDOLFO, PATRIZIA GARDELLA, GIUSEPPE GAROFALO, ANDREA GHISELLINI, ADRIANO GIANNOLA, CARLO GIANNONE, MATTEO GIANOLA CARINI, ERGIO GINEBRI, IGNAZIO GIURDANELLA, PATRIZIO GRAZIOSI, ELENA INNOCENZI, STEFANO INTINI, STEFANIA JACONIS, BRUNO JOSSA, SIMONE LAMBERTINO, RICCARDO LEONI, GABRIELLA LIGGIERI, FRANCO LO SURDO, ERNESTO LONGOBARDI, ANTONIO LOPES, JACOPO LOREDAN, PATRIZIA MACCARI, ANNA MAFFIOLETTI, MARIA LUISA MARINELLI, VERONICA MAROTTA, LIVAN MARRANZINI, DOMENICO MARRAZZO, PATRIZIA MARTA, ROBERTA MARTA, SIMONE MARTINELLI, RAINER MASERA, PIETRO MASINA, SIMONE MERAGLIA, MARIA MESSINA, MARIA AUGUSTA MICELI, MAURIZIO MISTRI, MARIA ROMANA MONGIELLO, GIOVANNI NEGRI, ANTONIO NICITA, FERDINANDO OFRIA, STEFANO OTTOCENTO, FABRIZIO PADUA, PAOLO PAESANI, FRANCESCO PALUMBO, SERGIO PARRINELLO, RICCARDO PATERNO’, ANTONIO PEDONE, GIUSEPPE PENNISI, STEFANO PERRI, PAOLO PESCUCCI, ELISABETTA PETRINI, PAOLO PETTENATI, MATTIA PREZZI, PAOLO PIACENTINI, MASSIMILIANO PIACENZA, ALESSANDRO PIERGALLINI, GIOVANNI PIERSANTI, EMANUELE PIMPINI, ANTONELLA PISANO, GIOVANNI PITTALUGA, PIERLUIGI PORTA, FIORELLA POTENZA, MATTIA PREZZI, PAOLO PREZZI, ROBERTO RACE, FABIO RAVAGNANI, PIERCARLO RAVAZZI, ANGELO REATI, MARA RENZI, ANDREA RESTA, LUIGI RICCI, LORENZO ROBOTTI, VIRGILIANA RONDINARA, ENZO ROSSI, VINCENZO RUSSO, LUCA SALVATICI, DOMENICO SARNO, DOMENICO SCALERA, GIOVANNI SCARANO, GIULIO SCARDINI, MARIO SEMINERIO, SERGIO SGARBI, ELIDE SORRENTI, ARSENIO STABILE, FABIO MASSIMO STORER, VALTER TANZI, RENATA TARGETTI, NOEMI TEMPESTA, DANIELA TESSARO, EODORO DARIO TOGATI, CHIARA TRANQUILLI, CORRADO TRUFFI, GIOVANNI VAGGI, ALBERTO ZANARDI, MNICOLA ZOCCO, MARCO ZUCCONI.

Foto da Wikimedia Commons
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