… e poi uno non dovrebbe incavolarsi…
Molti pensano che noi, uomini a riposo con una pensione maturata abbastanza dignitosa, non facciamo un cappero tutto il santo giorno. Ebbene, questa è la falsa e tendenziosa opinione che circola fra gli amici che sono in attività e ancora faticano da mattina a sera.
Balle! Senza tema di smentite, affermo che la suddetta considerazione è falsa, se riferita al sottoscritto…
Il mio fancazzismo è sempre stato laborioso e laboriosissimo lo è stato in quest’estate (di cacca) che volge al termine.
Se avete un attimino di pazienza, vi spiego perché non sono un multifannullone.
Mia moglie – un vero tesoro – vi confermerà che, benché in vacanza, ho tenuto in ordine il nostro grande prato all’inglese; ho coscienziosamente raccolto – giorno per giorno – le foglie cadute sul viale dei tigli che impreziosisce la nostra casa di campagna; ho combattuto strenuamente la mia battaglia contro milioni di formiche nane che quest’hanno hanno proliferato in modo abnorme (quasi a livello di calamità biblica!) e, infine, ho fatto un’ora di ginnastica tutte le mattine per tenere in forma mente e corpo.
Infatti, a dispetto di una stagione estiva sgradevolmente autunnale (per chi non lo sapesse, passo il mio tempo libero nella pianura bergamasca a ridosso di un gruppo montagnoso piuttosto importante e qui ha piovuto quasi tutti i giorni!) ho perso la bellezza di cinque chili, tornando così al peso forma di quando anch’io ero in attività da mattina a sera.
Ma non è tutto, in questi mesi ho lavorato fino a tarda notte al computer, e ho realizzato il sogno della mia vita: mettere in Rete tutte le mie cinque opere letterarie, rendendole, in questo modo, fruibili in aeternum per tutti.
Dunque, la mia lunga assenza dal web è stata “letterariamente” proficua o, usando una difficile metafora (cfr. sinestesia), direi che la mia lunga assenza dal blog ha avuto il calore e il colore della “Grande Letteratura”.
Su questo mi fermo. Il seguito alle prossime puntate, se avrete la bontà di ascoltarmi ancora. Vi parlerò dei miei libri e di come sono nati. Per finire con un sorriso questo mio post di re-inizio, eccovi una vecchia striscia del Signor Giacomo:
Un cordiale saluto a tutti gli amici.
Nicola
P.S. L’omino dormiente è il mio alter ego, lui sì – un pochino - scansafatiche…