A me, ad esempio, è capitato con un Galaxy S4 Mini, dopo due settimane che lo avevo comprato. Lo smartphone è finito nel WC ed è andato a farsi benedire. Fortunatamente sono riuscito a venderlo usato e rotto a 200€ a un ragazzo che riparava telefoni e che, con 200€, si è portato a casa un telefono che ne valeva 400 nuovo.
Spesso e volentieri, infatti, quando un telefono cade in acqua, non si rompe completamente: magari i contatti si sporcano appena ma nel complesso lo smartphone continua a funzionare. Nel mio caso, ad esempio, il mio Galaxy S4 Mini era stato a contatto con l’acqua per pochi secondi e non aveva riportato alcun danno. Semplicemente si era sporcato il contatto che collegava lo smartphone al display e quindi lo schermo restava nero. Con una semplice ripulita al contatto, lo smartphone è tornato a funzionare alla perfezione.
Ovviamente non sempre è così, ma spesso e volentieri noi diamo per “non funzionante” uno smartphone che in realtà, anche dopo il contatto con l’acqua, non ha assolutamente nessun problema.
Quando un telefono ancora coperto da garanzia cade in acqua e smette di funzionare, spesso e volentieri noi proviamo a portarlo in assistenza dicendo che in realtà si è spento improvvisamente da solo, magari dopo un aggiornamento software. Le aziende, però, non sono stupide e hanno iniziato ad inserire degli speciali sensori di umidità, che si colorano non appena lo smartphone entra a contatto con un liquido. In questo modo le aziende come Apple e Samsung scoprono subito se effettivamente lo smartphone si è rotto da solo oppure è finito accidentalmente in acqua. E, ovviamente, se lo smartphone non è coperto da garanzia, la sostituzione si paga e anche molto cara.
Apple, però, da qualche giorno ha cambiato la propria politica aziendale sugli iPhone che sono entrati a contatto con i liquidi. A quanto pare, infatti, adesso anche gli iPhone che sono caduti in acqua e nei quali il sensore di umidità si è attivato, possono essere dati in permuta per acquistare un nuovo iPhone. Ovviamente la valutazione che farà Apple del vostro smartphone sarà bassissima, ma in questo modo potrete riuscire a risparmiare qualcosa sull’acquisto del nuovo iPhone nel caso in cui quello vecchio vi finisse in acqua.
Da pochi giorni, dunque, Apple ha deciso di includere i dispositivi danneggiati dall’acqua (detta alla Cook water-damaged) direttamente all’interno del proprio programma di recupero e riciclo. Forse non lo ricordate, ma nel mese di agosto Apple ha inaugurato negli USA l’iPhone Reuse and Recycle Program, realizzato appositamente per agevolare la sostituzione dei vecchi iPhone e spingere all’acquisto dei nuovi modelli.
Inizialmente, però, all’interno di tale promozione non rientravano i dispositivi con sensore di umidità attivato. Ora, invece, tale limitazione è stata rimossa e quindi anche gli iPhone che sono caduti in acqua possono essere consegnati ad un Apple Genius per poter ricevere in cambio un nuovo melafonino a prezzo scontato. Naturalmente per poter essere accettato all’interno del programma l’iPhone non deve presentare evidenti segni di danneggiamento e deve essere funzionante, almeno in parte. La stima dello sconto viene infatti applicata in base al grado di conservazione dello schermo, della scocca, dei connettori ed anche della batteria.