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Da oggi l’aliquota Iva ordinaria passa dal 21% al 22%.

Creato il 02 ottobre 2013 da Bernardrieux @pierrebarilli1

Da oggi l’aliquota Iva ordinaria passa dal 21% al 22%. I contribuenti italiani si trovano davanti all’ennesimo rincaro dei prezzi, mentre le imprese si trovano nel più completo coas a causa dell’aggiornamento dei sistemi informatici per la fatturazione e registrazione dei corrispettivi, nonchè l’aggiornamento dei prezzi e listi per far ricadere, giustamente, l’incremento dell’imposta sul consumatore finale, così come dice la legge. Aumentare l’imposta sul valore in un momento di crisi comporta l’immediata reazione di calo dei consumi e successivamente un costante aumento dell’evasione per tutte quelle prestazioni in cui la controparte commerciale è il privato che è spesso disponibile a risparmiare il 22% del prezzo. Il peggio è sempre l’incertezza: sempre all’ultimo minuto, sempre dando false speranza, in sostanza non è possibile mai fare previsioni, strategie perché le norme non sono mai chiare e sopratutto certe.
La prossima mossa sarà l’Irap, di certo si perchè l’agenda di Governo prevedeva la riduzione del “cuneo fiscale” ovvero la disparità di quanto l’azienda spende per il lavoro e il netto percepito dal lavoratore che strettamente è legato anche a questa imposta. Il miglioramento degli assetti di bilancio dovrebbe, in realtà, essere gestito almeno per una volta contraendo la spesa e non aumentando l’imposizione fiscale, non ci capisce perché nel settore privato, quando le cose “non vanno” le imprese, ma anche i lavoratori fanno sacrifici, rischiano il lavoro, accettano la cassa integrazione, si fanno licenziamenti di massa, mentre nel pubblico questo non accade: non ci sono casse integrazioni, non ci sono tagli di spesa, non ci sono mai chiusure? (da una lettera di un commercialista a ParmaQuotidiano)
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