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Da osservatore esterno ma non estraneo, dico subito che nessuno obbliga nessuno a fare l'assessore

Creato il 20 novembre 2013 da Bernardrieux @pierrebarilli1

Da osservatore esterno ma non estraneo, dico subito che nessuno obbliga nessuno a fare l'assessore
Al di la dell'interpretazione che ne viene data (ad esempio nel post di Ambrogio Ponzi che pubblichiamo qui sotto) a partire dal titolo, l'intervento dell'assessore della Lega, Fulvia Bacchi Modena, pubblicato ieri dalla Gazzetta di Parma, non mi è piaciuto.
Da osservatore esterno ma non estraneo, dico subito che nessuno obbliga nessuno a fare l'assessore; dico anche che se si marca assenza, non una ma più volte, e, guarda caso, sempre quando si devono votare atti fondamentali dell'amministrazione comunale di cui si fa parte, ad esempio i preventivi e consuntivi di bilancio, beh, prendere nota, le giustificazioni servono per la forma: o ci si è, o ci si fà.
A completare il quadro, ricordo che è il destino di troppi amministratori pubblici il restare legati alle loro origini e alla loro formazione, al modo con cui sono arrivati a ricoprire un ruolo politico-amministrativo, cioè si tende a rimanere prigionieri del contesto, con l'occhio rivolto verso il passato e non al futuro, diventando sempre più impermeabili alle nuove esperienze e dimenticando che le battaglie politiche si fanno sulle idee, non sulle delibere che, semmai, ne sono una conseguenza.
Dico anche, e lo dico alla luce di quanto successo in ben altre situazioni, che questa maggioranza completerà i 5 anni del mandato amministrativo.
C'è poi un altra questione: in che modo la gente percepisce tutto questo. E' una domanda cui non è facile rispondere. Per ora sottolineo, a futura memoria, il tentativo, del tutto strumentale - la solita farina del solito sacco della solita pagina fidentina della Gazzetta di Parma - cercando di legare alcune prese di posizione con le ben note 24 osservazioni degli ispettori del ministero. Qui la Bacchi Modena ha l'onestà intellettuale di affermare che questo è il momento dell'approfondimento e delle controdeduzioni e se ne stanno occupando i tecnici.
Per concludere, non vorrei infierire ma lo dico a prescindere, credo che le esternazioni della Bacchi Modena nascondano una incertezza, quella di come la Lega si presenterà alle prossime elezioni per il rinnovo, probabilmente nel giugno 2014, del Consiglio comunale di Fidenza. 
D'altro canto è ben chiaro, almeno per me: alle prossime elezioni amministrative la maggioranza politica che ha governato Fidenza in questi ultimi 5 anni credo si presenterà al giudizio degli elettori fidentini probabilmente in coalizione con chi si riconosce in un programma di governo ricordandosi di vivere in una realtà che esisteva già prima che noi venissimo al mondo e che durerà anche dopo di noi, condividendone gli obiettivi ma evitando di fare accordi con quei partiti che, da Parma o da Bologna, volessero nominare loro gli assessori, compito che la legge comunque assegna al Sindaco.
(cp) 
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ECCO L'ARTICOLO DELLA GAZZETTA DI PARMA CON IL COMMENTO DI AMBROGIO PONZI

Avvertito ieri pubblicato oggi, lo scricchiolio tipico del tarlo potrebbe migrare dalla sala giunta alla sala del Consiglio Comunale mettendo a rischio i pregiati legni. Fuori della metafora, che di tarlo non si tratta né di cedimenti strutturali dei legni, ma di un avviso, difficilmente comprensibile ai non addetti, pubblicato in cronaca di Fidenza dal quotidiano locale.
Da osservatore esterno ma non estraneo, dico subito che nessuno obbliga nessuno a fare l'assessoreIn questo articolo vengono riprese alcune esternazioni dell'assessore Fulvia Bacchi Modena, "in quota alla Lega Nord", che, riprendendo il noto argomento del verbale ispettivo, in qualche modo inserisce l'ipotesi di una anticipata remissione del suo mandato. Un modo non tanto velato per prendere le distanze da eventuali sviluppi indesiderati legati al verbale stesso o un più ampio discorso che, coi tempi che corrono in politica, può essere inteso come una uscita dall'attuale maggioranza dei tre consiglieri leghisti. Quest'ultima ipotesi intuibile nelle righe più che "tra le righe" decreterebbe il venir meno della maggioranza stessa.Ma ripeto forse l'uso smodato del politichese può ingenerare male interpretazioni ai non addetti, noi compresi, ed allora ci piace credere che, anche se non molto elegantemente, l'assessore si dice semplicemente estraneo ai rilievi del verbale. Ma che bisogna aveva di dirlo? adesso il tarlo lo abbiamo noi cittadini.
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