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Da Passera a Costa Crociere, bandiere nere Legambiente – Rassegna Stampa D.B. Cruise Magazine

Creato il 25 giugno 2012 da Dreamblog @Dreamblog

Da Passera a Costa Crociere, bandiere nere Legambiente – Rassegna Stampa D.B. Cruise Magazine

Al via Goletta Verde in difesa mare contro nuovi ‘pirati’

Ci sono il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera e il gruppo Costa crociere tra le cinque bandiere nere che Goletta verde, l’imbarcazione di Legambiente pronta a salpare oggi da Imperia per circumnavigare l’Italia in difesa delle nostre coste, assegna ai nuovi ‘pirati’ del mare. La campagna di Legambiente, dalla Liguria al Friuli Venezia Giulia (il viaggio si concluderà il 14 agosto a Trieste), in quasi due mesi di navigazione terrà alta la guardia sui pericoli ambientali che corre l’ecosistema marino. Gli altri eco-pirati, cioé coloro che a detta di Legambiente portano avanti un modello insostenibile per il mare, sono Francesco Bellavista Caltagirone, Grimaldi Lines, Raffaele Lombardo.

Nello specifico la bandiera nera al ministro Passera va per il decreto Sviluppo che ha riattivato “le procedure per la ricerca e l’estrazione di petrolio dai fondali marini e per il decreto Rotte, una legge che non è riuscita a vietare i passaggi ravvicinati delle navi da crociera davanti a luoghi delicati” come per esempio l’isola di Capri, di Pantelleria, di San Pietro o delle Eolie. A Costa Crociere per la vicenda del naufragio all’isola del Giglio; tra le motivazioni “scarsa preparazione dell’equipaggio, per la prassi diffusa di molte navi del gruppo ad effettuare passaggi sottocosta ravvicinati, la gestione della situazione di crisi, ed anche per il progetto di rimozione del relitto non adeguatamente condiviso con il territorio”.

L’altra bandiera nera va a Caltagirone, “l’imprenditore delle costruzioni coinvolto nei progetti dei porti turistici a maggior impatto ambientale, da Imperia a Siracusa, passando per Carrara e il megaporto della Concordia a Fiumicino”.

Ed ancora alla Grimaldi Lines, la compagnia di navigazione armatrice del Venezia, che “ha perso nelle acque intorno all’isola di Gorgona, nel parco nazionale dell’Arcipelago toscano, due semirimorchi con un carico di 224 fusti tossici contenenti ciascuno 200 kg di cobalto e monossido di molibdeno (per 45 tonnellate totali)”; la società, secondo Legambiente, “nelle ore successive all’evento non ha dimostrato trasparenza nella comunicazione dell’impatto ambientale”.

Infine a Lombardo, governatore della regione Siciliana, “per aver assecondato e non rigettato la proposta di project financing della Sidra finalizzata alla messa in sicurezza dei tratti di costa in erosione, ma che in realtà prefigura la ‘svendita’ ai privati delle spiagge siciliane”; la regione dovrebbe concedere in uso per 30 anni, estensibili a 50, il demanio marittimo su cui “le società immobiliari interessate potrebbero realizzare attività turistiche di vario genere, incluse la costruzione di nuovi porti, aree commerciali, impianti sportivi e strutture ricettive”. I pirati del mare, osserva Stefano Ciafani, vicepresidente di Legambiente, rappresentano “il lato peggiore di un modello che continua ad impattare negativamente sull’ambiente”. “Non è un caso che il viaggio di Goletta Verde inizi proprio da Imperia – ha spiegato oggi in una conferenza stampa il presidente ligure di Legambiente, Santo Grammatico. – Negli ultimi anni la provincia ligure si è contraddistinta per cemento, concessioni demaniali sospette, depurazione zero e scarsa trasparenza”.

Fonte: ANSA


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