Il destino di Prey 2 è colmo d'incertezza, dunque perché non fare il punto su ciò che è stato rivelato finora?
"Il gioco non è ancora abbastanza buono, e non siamo soliti procedere a prescindere dalla qualità di un progetto. Siamo stati molto chiari sui come e sui perché, dunque quando le questioni che abbiamo sollevato verranno risolte saremo pronti per aggiornarvi sulla situazione."
Sono queste le parole pronunciate da Pete Hines, vicepresidente della divisione PR & Marketing presso Bethesda quando, alcune settimane fa, gli è stato chiesto a che punto fosse lo sviluppo di Prey 2 e come mai mancassero da tempo aggiornamenti. Come abbiamo potuto vedere in questi giorni, i lavori sul secondo episodio della serie creata originariamente da 3D Realms in effetti procedono, ma è chiaro come ci sia stato un momento in cui team e publisher, in questo caso Human Head Studios e Bethesda, si siano trovati a dibattere sulla qualità della produzione. C'è stato sicuramente un contrasto, benché non si sappia a che livello e in quali termini, sulla direzione che il progetto aveva preso, tanto che negli ultimi tempi sono spuntate addirittura voci circa il coinvolgimento di Arkane Studios (gli autori dell'eccellente Dishonored) nella realizzazione del gioco, magari per affiancare o addirittura sostituire la squadra che ci ha lavorato finora.Magna tranquillo
In realtà, dati alla mano, il ritardo e persino una completa rielaborazione di Prey 2, che potrebbe alla fine presentarsi come qualcosa di molto diverso rispetto a quanto preventivato, non dovrebbe preoccupare più di tanto, vista l'epopea vissuta dal primo capitolo. Prey fu infatti annunciato nel 1995,
ma fin dall'inizio il suo processo di sviluppo fu viziato da problematiche imputabili a mancanze più o meno gravi di 3D Realms, che pensò di creare un engine da zero piuttosto che sfruttare quello che l'anno successivo avrebbe mosso l'ottimo Duke Nukem 3D, salvo riscriverlo daccapo dopo aver deciso che il gioco sarebbe stato compatibile solo con PC dotati di accelerazione hardware per la grafica. Fatti che portarono man mano a un vero e proprio esodo dei componenti del team originale, che furono quasi del tutto rimpiazzati da una nuova squadra, la stessa che presentò il titolo durante l'E3 del 1997. Le cose però non procedevano come da programma, e ciò portò nuovamente a problematiche interne e all'abbandono di figure chiave, tanto che nel '98 si cominciava a parlare della cancellazione del progetto. Come sapete, alla fine Prey è arrivato nei negozi, ma era il 2006, ergo a undici anni di distanza dal primo annuncio. Considerata la situazione, le defezioni, le tante riscritture, il prodotto che i possessori di PC e Xbox 360 si sono trovati fra le mani aveva del miracoloso. Non era tecnicamente all'avanguardia e la campagna in single player durava troppo poco, è vero, ma il gameplay offriva spunti molto originali e interessanti, specie per quanto riguarda il level design. Il protagonista del gioco, Domasi "Tommy" Tawodi, poteva infatti muoversi all'interno di "portali spirituali" che gli consentivano di superare eventuali ostacoli spostandosi in una realtà parallela, contare sul supporto di un falco mistico e di armi non solo straordinariamente potenti, ma anche di un certo impatto visivo per via della loro natura semi-organica.Prey 2 - Trailer E3 2011 in italiano
The Hunted
Il finale di Prey era abbastanza chiaro: ci sarebbe stato un sequel. Ma quando? In questo caso l'annuncio è stato fatto nel 2008, nonostante vendite non proprio entusiasmanti, e i proprietari del franchise si sono rivolti nuovamente a Human Head Studios, il team che era riuscito a completare positivamente il primo episodio nonostante tutto. Naturalmente l'obiettivo degli sviluppatori era quello di puntare sugli elementi distintivi della serie (i portali, il mondo spirituale e così via) e costruire intorno a loro una nuova e più ricca struttura,
che vedesse Tommy, il personaggio nativoamericano anch'esso fortemente caratterizzante per il franchise, vestire nuovamente i panni del protagonista. Una scelta logica, in continuità con il lavoro svolto in precedenza sul fronte narrativo, ma a cui si è dovuto rinunciare quando Bethesda ha acquistato la licenza nel 2011. C'è stato quindi un secondo annuncio di Prey 2, ma il gioco era molto diverso, ambientato in un mondo sci-fi in stile "Bladerunner" e con un nuovo protagonista, il cacciatore di taglie Killian Samuels. Samuels incontrerà Tommy nel corso della storia, ma a quanto pare sarà questo l'unico fattore in grado di garantire una qualche continuità con il primo capitolo, vista anche l'eliminazione dei già citati portali e dell'immaginario spirituale che di fatto distingueva Prey da tanti altri first person shooter. Il nostro alter ego partirà da una sorta di hub per accedere alle varie missioni e dovrà dare la caccia agli alieni piuttosto che fuggire da essi, invertendo in pratica il concetto originale di "preda" e utilizzando una serie di armi e strumenti convenzionali, ben lontani dagli "animaletti" visti sette anni fa. Torniamo dunque alle dichiarazioni di Pete Hines riportate in apertura: lo sviluppo del gioco è ancora in corso, tuttavia ci sono aspetti della produzione che non convincono il publisher, Bethesda, che peraltro ha evidentemente insistito per una pesante riscrittura del progetto. Si è dunque creata una situazione di impasse, che ha portato a qualche defezione (vedi il lead graphics programmer Brian Karis) e che in un modo o nell'altro inciderà sulla qualità del prodotto finale, se e quando verrà rilasciato.