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Da qui si comincia...

Creato il 24 aprile 2010 da Nicolcurini

Londra. Tiffany esce dal lavoro correndo, giusto giusto per prendere al volo il bus 40 N. Vuole arrivare a casa il prima possibile. Sale sul bus che e' cosi' caldo che le strappa un sorriso. Si siede, e vede il suo volto riflesso sul vetro: volto di donna di 40 anni, sorride alla sua immagine, porta la sua borsa di Vuitton alle ginocchia prende il suo ipod, sistema i ciondoli dei bracialetti, e alterna il suo sguardo tra i suoi lineamenti e la strada che scorre a chiazze illuminate dai lampioni a ritmo di musica. Pensa a quei cretini dei colleghi e al suo dolore muscolare al braccio, ma e' soprattutto felice di tornare a casa e sapere che c'e' l'amore e la cena che l'aspettano. Lane, la sua amata chef brasiliana dal caldo sorriso, che appena la sente entrare comincia a ballare e sculettare, con un cucchiaio di assaggio della pietanza pronta e un saporito bacio l'assalta alla porta senza darle il tempo di togliersi il giubotto. Londra fredda e veloce strappo' Tiffany da una viscosa e densa tristezza che la teneva imprigionata ormai da troppi anni. Poi e' arrivata lei, Lane con la sua cucina, un amore leggero e spensierato, al gusto di cibi prelibati e di baci mozza fiato.
In Italia Sofia, prepara le creature per andare a letto, sono cosi' tanti gli anni che convive con questa stessa viscosa tristezza, che quasi quasi non ci fa piu' caso, il ruolo di madre le riempie la vita e le permette di sopportare un amore, che da anni si transformo' in infelice e arido, per il proprio uomo che da tempo aveva smesso di essere suo compagno di vita. La nostra natura permette di abituarsi alle sofferenze piu' atroci con l'arma dell' "Abitudine" che rende tutti immuni da quotidiane coltellate, e ci aiuta a tirare avanti anni, assopendo i nostri sensi in un dolce letargo anti-dolorifico, ma la stessa Natura, ci richiama alla vita, alla necessita' di sentirci vivi. E cosi' fu: quando rimboccando le coperte alla piu' piccola, Sofia senti' qualcosa fare "Crack". Tutta questa tristezza non la merita. Un grido alla vita, vuole tornare a vivere.
Buenos Aires. Martina si sveglia, apre gli occhi e cerca le labbra del suo amato che mugugna al contatto e continua a dormire . Si alza, e un brivido di freddo la spinge a cercare un maglione che l'abbracci. Aprile, quindi autunno nell'emisfero australe. Cammina scalza verso la cucina, guarda il suo appartamentino recentemente affitato, e accende il fornello per scaldare il latte. Si raggomitola su una sedia della cucina e sorride divertita pensando alla ultima conversazione con sua madre, gia' fu difficile convincerla che sarebbe partita per l'Argentina da sola, accompagnata solo dalla sua macchina fotografica e dai suoi 22 anni, che avrebbe viaggiato senza ancora biglietto del viaggio di ritorno, e senza meta fissa, fu difficile spiegarle le due settimana che non chiamo' casa perche' persa in un villaggio remoto del sud del Paese tra boschi e laghi, e fu ancora piu' difficile dirle che, dopo tre mesi, aveva deciso che non sarebbe tornata in Europa, che ora che era tornata a Buenos Aires con il musicista che incontro' nel suo viaggio, aveva chiesto e ottenuto il prolungamento del permesso di soggiorno per altri tre mesi. Ridacchia con la sua tazza di caffe' caldo in mano, e guarda dalla finestra Buenos Aires, enorme, povera, sensuale e sfacciata. Que Loco!
Nuova Zelanda. In braccio alle stelle, la sottoscritta, viaggia per la Isola del Sud in una camper con il suo amato argentino. La camper affittata dalla sua dolce meta' affinche' la piccola nanetta dalle unghie eternamente smaltate di rosso non rompa le balle e' super comoda, Juan mi guarda mentre fisso il boa rosso da una parte all'altra del salottino della camper e sistemo la coperta zebrata. Mi guarda serio, e capisco che non ha piu' parole, rimango un po' perplessa, e gli chiedo sorridendo: "Que? no te gusta? si quieres lo saco" [non ti piace? se vuoi lo tolgo]. Lui scuote la testa con un sorriso che sta facendo capolino, mi bacia e mi dice che mi ama, io mi lascio baciare e gli dico che sono pronta per il viaggio..

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