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D'où je suis, je vois la lune
Comincio a usare delle parole nuove, appunto come questa "indesiderabile", oppure "inevitabilmente",o parole più simpatiche che non si dicono davvero.In effetti non avevo mai pensato che una parola fa un mucchio di cose tutte insieme. Prima di tutto, dice qualcosa, spiega un'ipotesi, ma in più fa un suono, o due, o tre, e delle volte quando la metti di fianco a un'altra fa come una canzone, sono quelle che io chiamo le parole innamorate, tu le metti una accanto all'altra e loro si sommano per dare bellezza a quella che gli sta vicino, o semplicemente senso, danno esistenza al loro coniuge.
Trama:Moon ha diciannove anni, un animo ingenuo e uno sguardo incantato sul mondo. Ha scelto di vivere per la strada perché vuole essere se stessa, libera - diversamente dalla gente che osserva passarle accanto - e addormentarsi la sera su un suo cartone privato da cui può vedere la luna, tra un lampione e la bottega di una fiorista. La chiamano "la piccola venditrice di sorrisi" ed è così che si guadagna quel minimo che le serve per campare. Sì, perché a lei e all'inseparabile cagnolina Comète basta poco; il calore, nelle gelide nottate dell'inverno cittadino, glielo regalano i suoi amici senzatetto, Suzie e Michou con il loro carrello del super, i punk migratori con le creste colorate, e Fidji, il suo grande amore, "bello come un angelo della notte". È per lui che Moon inizia a scrivere un romanzo, su un bloc notes sgraffignato in edicola. E poi c'è Slam, appena uscito di prigione, avaro di parole ma con un cuore immenso. Slam che ama tutto quel che Moon mette sulla carta e che ha una certezza: un giorno, lei ce la farà a prendersi la luna. Raccontato da una protagonista che ha tutto lo charme e il candore di Amélie Poulain, un romanzo tenero ed emozionante, una storia di amore e di amicizia piena di speranza, e di inguaribile, gioiosa fantasia.
L'autrice:Maud Lethielleux, musicista, regista e scrittrice, ha percorso il mondo dall'Asia alla Nuova Zelanda. Il suo primo romanzo, Dis Oui Ninon, uscito nel 2009 in Francia, è diventato un caso editoriale. In Italia sarà pubblicato da Frassinelli nel 2012.
Recensione:Leggo le prime pagine e il mio primo istinto è di abbandonare il libro.
So con certezza che non arriverò alla fine. Lo stile non mi piace tutte: troppe frasi sparse, apparentemente senza senso, troppe parole mozzate, troppi pensieri che non mi apparterranno mai.
Mi sono già estraniata: comincio a vedere quante pagine mancano alla fine (praticamente tutte, ne ho lette solo 3), inizio a distrarmi, dò uno sguardo alla trama - nonostante non sia il mio stile - sperando di trovarci qualcosa che m'interesserà, lancio un'occhiata all'autrice ma non trovo nulla che mi convinca a non mollare.
Il punto è che non posso certo arrendermi alla terza pagina, perciò mi impongo di continuare, non so ancora per quanto, quel tanto che basta per farmi intuire che qualcosa cambierà. Ed è accaduto.Ho bevuto questo libro in poche ore e l'ho completamente adorato: altro che incertezze delle prime pagine, questo romanzo è davvero Grande.
Moon è una ragazzina che vive per strada con la sua cagnolina Comète, dorme sui cartoni, non si toglie gli abiti da anni perché ormai non si lava più, ha amici che fanno la sua stessa vita, ha un ragazzo, Fidji, che spesso scompare, non sopporta quelle persone che tentano di aiutarla offrendole un tetto o del cibo.
Il suo tetto sono le stelle, le pareti sono i rumori e il cibo non è mai stato un problema.
Ci si aspetterebbe di trovarsi di fronte una persona dal carattere duro, arrabbiato, egoista, una ragazza cresciuta troppo in fretta... Non è così. Moon parla il gergo della strada, non sarà di certo educatissima ma sa essere una persona dolce. Adorabile con la sua cagnolina, profondamente innamorata del fidanzato, che si ostina a chiamare amorino facendo sorridere il lettore e facendogli continuamente ricordare che la protagonista non è una donna, ma ancora una ragazzina.
Una ragazzina che ha pensieri umani e amorevoli: non è disgustata dalla vita, la sua vita le piace. E vuole viverla.
Una ragazzina che deciderà di fare un regalo speciale per natale al suo fidanzato, decisione che le cambierà la vita.
Idea geniale: ruba un taccuino, si procura delle bic e inizia a scrivere la storia di Fidji, attraverso i ricordi che il ragazzo ogni tanto le racconta. Entro natale, avrà terminato il romanzo.
Ma mentre scrive, tutto cambia. Fidji non è più il protagonista, viene sostituito da una ragazzina, che va in giro col padre e con un cane, omaggio alla piccola Comète.
Le parole prendono forma nella testa di Moon, e al contempo acquistano un aspetto nuovo e migliore anche quelle del romanzo che noi lettori stiamo leggendo.
Le frasi spezzate e le parole mozzate iniziano a diventare lunghi periodi, la lettura diventa sempre più interessante.
Moon acquista spessore, identità, diventa un'amica.
Non sapremo mai nulla del suo passato, possiamo solo immaginare qualcosa attraverso i - pochi - ricordi che decide di condividere con noi, perciò ci ritroviamo a sperare nel suo futuro, a credere con lei e più di lei, a desiderare quel cambiamento di cui lei ha tanta paura. Non possiamo far a meno di pensare che ciò che abbiamo letto non sia frutto di immaginazione, ma sia una storia vera. Andiamo alla ricerca di notizie sulla scrittrice e scopriamo proprio ciò che avevamo sentito: la Lethielleux a 17 anni si è innamorata di un vagabondo, ha deciso di seguirlo, abbandonando scuola e genitori, scegliendo la vita tra i cartoni, per ben due anni. Da quella esperienza è nato il suo primo libro, Dis oui Ninon, che ha riscosso grandissimo successo in Francia e non vediamo l'ora che venga pubblicato anche qui da noi. Da qui vedo la luna è una storia lieve, che in maniera discreta si insinua nella nostra mente e non ci abbandona, una storia forte, che continua a far parte di noi anche dopo che quel libro è stato chiuso e riposto nello scaffale.
Non riusciremo a liberarci facilmente di quelle parole, di quelle sensazioni...
Titolo: Da qui vedo la lunaAutore: Maud LethielleuxEditore: FrassinelliPagine: 288Prezzo: €17,90
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