Da Reggio Emilia, la“Febbre da cavallo” conta 79 indagati e non solo…

Creato il 16 novembre 2011 da Yourpluscommunication

Quaranta ordini di custodia cautelare in carcere, diciotto arresti già eseguiti, settantanove perone indagate, 325 chili di stupefacenti – hascisc, cocaina, eroina – sequestrati insieme a sei automobili, 30 telefoni cellulari e quasi settemila euro in contanti.

Sono i numeri della maxi-operazione denominata “Febbre da cavallo” eseguita dalla Guardia di Finanza di Reggio Emilia, che ha disarticolato una organizzazione con terminali anche in Lombardia, Toscana, Campania e Liguria.

Dalla Campania, base di rifornimento per la polvere bianca, la cocaina arrivava a Reggio Emilia e veniva smerciata da intere famiglie di origine campana, che avevano organizzato una rete di spaccio a domicilio.

Durante le indagini gli investigatori, grazie anche al contributo della direzione centrale per i servizi antidroga del ministero dell’Interno, è emerso infatti il coinvolgimento di soggetti di origine campana legati ad organizzazioni criminali meridionali operanti a Reggio Emilia, che rifornivano di stupefacente le vicine province di Parma e Modena.

A Milano era invece destinato l’hashish che arrivava anche dal Marocco su una nave che faceva scalo a Genova.

All’ombra della Madonnina a smerciare la roba provvedevano alcuni maghrebini.

L’indagine, condotta dal nucleo di polizia tributaria di Reggio Emilia, è stata coordinata dal sostituto procuratore Valentina Salvi, e ha interessato, oltre alle province di Reggio, Parma, Modena, Genova e Milano, anche quelle di Bergamo, Monza, Lodi, Prato, Ancona, Pesaro e Urbino, Salerno e Cagliari.

Antonio Murzio

scarica qui la presentazione sull’operazione della GdF
Operazione Febbre da Cavallo


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