Sono i numeri della maxi-operazione denominata “Febbre da cavallo” eseguita dalla Guardia di Finanza di Reggio Emilia, che ha disarticolato una organizzazione con terminali anche in Lombardia, Toscana, Campania e Liguria.
Dalla Campania, base di rifornimento per la polvere bianca, la cocaina arrivava a Reggio Emilia e veniva smerciata da intere famiglie di origine campana, che avevano organizzato una rete di spaccio a domicilio.
Durante le indagini gli investigatori, grazie anche al contributo della direzione centrale per i servizi antidroga del ministero dell’Interno, è emerso infatti il coinvolgimento di soggetti di origine campana legati ad organizzazioni criminali meridionali operanti a Reggio Emilia, che rifornivano di stupefacente le vicine province di Parma e Modena.
A Milano era invece destinato l’hashish che arrivava anche dal Marocco su una nave che faceva scalo a Genova.
All’ombra della Madonnina a smerciare la roba provvedevano alcuni maghrebini.
L’indagine, condotta dal nucleo di polizia tributaria di Reggio Emilia, è stata coordinata dal sostituto procuratore Valentina Salvi, e ha interessato, oltre alle province di Reggio, Parma, Modena, Genova e Milano, anche quelle di Bergamo, Monza, Lodi, Prato, Ancona, Pesaro e Urbino, Salerno e Cagliari.
Antonio Murzio
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Operazione Febbre da Cavallo