Da Rete Civica, riceviamo e volentieri pubblichiamo.

L'operazione mutui rende disponibili  280.000 euro scarsi l'anno; tale cifra  si ottiene facendo la differenza tra la somma di tutte le rate ante (si suppone siano tutte semestrali, purtroppo non è specificato) con la somma di tutte le rate post. I tassi, tutti fissi, sono troppo alti. Considerato la massa negoziale sul piatto, avrebbero dovuto essere, almeno 2 punti percentuali meno, quindi tra il 2.80 ed il 3.3. Invece è stato "spuntato" mediamente lo 0.498% in meno. Non si può fare confronto su interessi complessivi, perchè qui come si sa il loro importo varia con il trascorrere degli anni. dato che i tassi sono fissi, le rate che il comune dovrà versare sono, teoricamente,  costanti.C'è poi il costo di rinegoziazione indicato in numero che si suppone percentuale però non si vede nè se è per mille o per cento e comunque applicato a circa il 50% dei mutui rinegoziati.
Il debito residuo della città la mattina del 4 giugno di botto è cresciuto di 9.751.000 euro circa per effetto della sola rinegoziazione, vi si aggiunge la rata ante di giugno di oltre 487.000, le spese. 

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