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Da San Francisco a Bulgakov, passando per la luna

Creato il 22 agosto 2011 da Albino

Negli ultimi giorni capita che mi sveglio la mattina e non ho piu’ bisogno della felpa. Oggi sono andato al lavoro con camicia e giacca primaverile, senza maglione: la primavera sta arrivando: un altro mese e si va in spiaggia.

Sabato scorso ho conosciuto una tipa di San Francisco che assomigliava a Jennifer Aniston. Sul serio. Con la solita faciloneria tipicamente americana mi diceva che aveva il visto in scadenza, e a meno due settimane dalla fine del visto stava iniziando ad informarsi su come estenderlo. Io naturalmente ho evitato di rovinarle la serata con discorsi su sponsorizzazioni e mesi di attesa, e men che meno su deportazioni e carcere duro per i clandestini. Perche’ in fondo io sono una personcina cortese e gentile: non mi piace rovinare le serate o i sogni alla gente, soprattutto quando sono alticce e ci stai avendo un’allegra conversazione al pub.

Tra le varie cose che mi ha detto pero’ mi sono rimasti impressi tre ricordi. Il primo, quanto mi manca l’accento americano, secondo me – ho deciso – il piu’ bello tra tutti gli inglesi possibili. La seconda cosa che ricordo sono tutti i suoi discorsi sulla differenza di prezzi tra USA e Australia, la seconda a suo avviso decisamente piu’ cara. E’ vero, l’Australia e’ cara, ben piu’ dell’Europa e perfino piu’ di Tokyo. Bisogna dire pero’ che prendiamo anche di piu’. E questo mi ha fatto ricordare di quel mio ex collega australiano che il mese scorso si lamentava dei prezzi di Dubai. Eravamo in un pub qui in centro a Sydney. Ad un certo punto mi spara "oh, quando vivevo a Dubai pagavo 100mila dollari l’anno di affitto!"
Io a momenti mi soffoco e/o gli sputo in faccia birra che stavo bevendo. "EH?!" gli rispondo "ma quanto minchia prendevi al mese?".
E lui, con aria sospirante: "eh, quasi 40mila netti". (In Euro fa 29mila euro al mese, al cambio attuale, nda.)
Go to the moon, gli avrei risposto – va’ in mona! E si lamenta pure!

Ma torniamo alla tipa americana. La terza cosa che ricordo con piacere di tutti i suoi discorsi e’ il fatto che mi ha ripetuto tra le ottantadue e le ottantacinque volte "Sydney e’ morta in inverno, sembra una localita’ di mare in bassa stagione! Coraggio, un altro mese e ritorna la vita!". E questo mi catapulta in un altro momento dell’ultimo fine settimana. Sto guidando verso il supermercato per le spese settimanali. E’ nuvoloso. Ai bordi delle strade ci sono negozi e poca gente che passeggia. Mi ha ricordato un’immagine di via Bafile, la via principale di Jesolo lido. A Ottobre.

Il mare d’inverno, appunto, Sydney in bassa stagione. Proprio come diceva la Jennifer Aniston de noaltri. E questo chiude il cerchio dei miei pensieri di oggi, piu’ o meno. Non so come mai ma questa mattina la mia mente zompa da un argomento all’altro come in quei sogni dove cambi ambientazione di continuo, ogni scena come una diapositiva.

Se siete confusi da questo post vi capisco, sono confuso pure io. Pare un romanzo di Bulgakov.



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