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Da Savona a Roma in marcia contro la pedofilia nella Chiesa

Creato il 06 settembre 2011 da Yellowflate @yellowflate

Da Savona a Roma in marcia contro la pedofilia nella ChiesaLa pedofilia ultimamente si è incrociata più volte con luoghi di fede e di culto, notizie che hanno sconvolto il mondo a partire dall’America alla cattolicissima Irlanda e alla vaticanissima Italia. Ma non tutti seguono lo stesso pensiero ecco che qualche vittima inizia a ribellarsi e per farlo si organizza. Dalla rete apprendiamo che si  terrà martedì 20 settembre a Roma l’incontro delle vittime di preti pedofili. L’organizzatore è Francesco Zanardi, vittima di abusi che così dichiara:  “Il dossier che non ho voluto consegnare, perché ancora incompleto nell’incontro con il presidente della CEI, Cardinal Angelo Bagnasco, sarà probabilmente ultimato e reso pubblico nel corso dell’incontro romano. Zanardi è anche il ragazzo coraggio noto ai più come  “grande accusatore” della diocesi di Savona-Noli. Zanardi prosegue il suo intervento dicendo: “Attualmente icasi di condanne effettive che emergono in Italia da parte della magistratura dal 2000 al 2011 oltrepassa abbondantemente i 130 casi. Dal dossier sono esclusi tutti i casi che per prescrizione o mancanza di prove non sono andati in giudicato”. “Le statistiche dicono che a causa delle coperture che la chiesa ha fornito ai preti pedofili, spostandoli metodicamente e non denunciando alle autorità civili, ogni sacerdote pedofilo ha una media di abusi sessuali su minori che varia dalle 30 alle 40 vittime, anche se mio avviso la media è più alta, ma attenendosi alle statistiche il risultato fa inorridire. Sempre nell’incontro del 20 annuncerò anche stampa internazionale, quello che annuncio oggi alla stampa italiana: una contestazione non violenta contro la mancata applicazione delle linee guida emesse dalla Santa Sede, che consisterà, al mio rientro dall’incontro romano del 20, in un pellegrinaggio a piedi partendo da Savona e raggiungendo tramite la strada statale n. 1 Aurelia, la Santa Sede. Inoltre mercoledì 7 settembre, al ritorno dalla tappa del 6 a Cremona renderò pubblica la lettera che ho inviato a Sua Santità Benedetto XVI nella quale annuncio la mia contestazione non violenta, e chiedo udienza al Pontefice”.


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