C’eravamo anche noi, sotto Montecitorio, in occasione della consegna alla Presidenza della Camera dei Deputati delle 50mila firme necessarie per validare la proposta di legge popolare per istituire anche in Italia il reddito minimo garantito. In quella occasione la Presidente Boldrini ha affermato, mostrando tutta la sua sensibilità verso il tema e la sua disponibilità a sostenere l’iniziativa sia formalmente che informalmente: “La proposta del reddito minimo garantito è stata una di quelle che ho portato avanti con più convinzione durante la campagna elettorale. Il vostro sforzo va nella direzione di trovare una soluzione per chi è disperato”, ed ha aggiunto di comprendere e condividere il senso di questa iniziativa.
I partecipanti al laboratorio di ricerca sociale del 27 aprile 2013, che ha come fine il contribuire al miglioramento del sistema di welfare della Basilicata, finalizzandolo alla creazione di attività lavorative non profit naturempatiche per i senza reddito, riunitosi nella sala Consiliare del Municipio di Senise-Pz, con la presenza del Presidente del Consiglio Comunale di Senise, nel ringraziare della sensibilità manifestata
CHIEDONO
che durate l’iter parlamentare per l’approvazione della legge si tenga conto che in questo territorio si sono fatti propri i criteri che collegano il reddito minimo garantito ai programmi locali. (Consiglio dell’Unione Europea (COM(2008)639) per l’inclusione attiva, con il suggerimento di migliorare la coesione territoriale tenendo conto delle realtà locali e regionali con provvedimenti sub-nazionali nell’ambito di sistemi di welfare locali);
che il Reddito Minimo Garantito non diventi un provvedimento destabilizzante per la governabilità del Paese se non ben collegato ai Programmi locali finalizzati alla creazione di attività lavorative non profit;
Pertanto i senza reddito del Sud della Basilicata auspicano una capacità legislativa che potrà coadiuvare il superamento delle proprie difficoltà
SI IMPEGNANO
a creare partecipazione e condivisione tra loro, la società civile, la politica e le Istituzioni locali, nazionali ed europee, nell’intento di contribuire significativamente alla risoluzione delle proprie condizioni di disagio con la creazione di attività lavorative di impresa sociale non profit.
Nel deplorare le sterili denunce troppo spesso demagogiche e destabilizzanti, si vuole lavorare per individuare cause e responsabili del “sistemico malessere-deriva”, costruendo contestualmente in direzione dei bisogni e non dei desideri, per un sano benessere fatto di piccole e necessarie cose oggi negate, che vede l’individuo tornare ad essere cittadino attivo.
Cartello Senise
La naturempatia per le attività lavorative
Reddito minimo garantito:
Approvazione Legge nazionale proposta al Parlamento Italiano il 15 aprile 2013 da 50mila cittadini.
Rimodulazione Programma CO.P.E.S.
Con criteri che colleghino il reddito minimo garantito ai programmi locali. (Consiglio dell’Unione Europea (COM(2008)639) per l’inclusione attiva, con il suggerimento di migliorare la coesione territoriale tenendo conto delle realtà locali e regionali con provvedimenti sub-nazionali nell’ambito di sistemi di welfare locali);
Avvio entro i primi di maggio del tavolo permanente regionale per la rimodulazione di un nuovo
Programma CO.P.E.S. con allargamento della platea dei beneficiari e accorpamento degli altri programmi di reinserimento regionali;
Autogestione nei Municipi della formazione con laboratori di ricerca sociale pre-scientifica, autogestiti e coadiuvati dai Sindaci e dalle Associazioni locali del Volontariato, che avranno come finalità:
o individuazione bisogni di sano e naturale dei cittadini locali per dare inizio a sani stili di vita;
o individuazione presenza risorse naturali sane, strutture e beni collettivi da utilizzare, a cominciare da quelli presenti sul territorio comunale;
o creazione e formalizzazione di progetti capaci di risposte equilibrate alle esigenze di sano;
o creazione di gruppi d’impresa sociale non profit per dare risposte ai bisogni fondamentali di un benessere sano e reale della popolazione e per l’obbiettivo di raggiungere, in un biennio, l’autosufficienza con l’autonomia lavorativa dei beneficiari il Programma e non.
I partecipanti al laboratorio di ricerca sociale del 27 aprile 2013, riunitosi nella sala Consiliare del Municipio di Senise,
con la presenza di: Presidente Consiglio Comunale di Senise Antonio Uccelli; Consigliere CSV Basilicata Antonio Terracina; Coordinatrice CGIL Senisese Pina De Donato; Coordinatrice Istituto Culture Salute di Lucaniaworld
dott.ssa Giovanna Milano; Presidente Lucaniaworld Michele Tricarico;
deliberano:
l’invio di un appello, unitamente al Cartello Senise, Al Governo Italiano e al Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini perché si attivi nel dare seguito all’iter per l’approvazione del Reddito Minimo Garantito;
Ai Partiti politici, alle Confederazioni Sindacali e alla società civile si chiede l’impegno perché il Reddito Minimo Garantito non diventi l’alternativa ai Programmi locali finalizzati alla creazione di attività lavorative;
di sollecitare la Regione Basilicata perché l’intesa del 28 gennaio 2013 con l’Assessore alla Sanità e Politiche Sociali Attilio Martorano, le Confederazioni Sindacali e il Coordinamento LAL di Lucaniaworld, abbia seguito;
la programmazione di un nuovo incontro nel Territorio del Parco Nazionale del Pollino entro Giugno;
di sottoporre il presente cartello, tramite lettera aperta, con il fine di ulteriormente confrontarsi a: Istituzioni lucane, tutti i senza reddito lucani, lavoratori precari e in difficoltà, Vice Presidente Vicario del Parlamento Europeo Gianni Pittella, Presidente CSV Basilicata Leonardo Vita, Delegato ANCI per il Mezzogiorno Vito Santarsiero, Segretari Partiti, Confederazioni Sindacali, Organizzazioni di Categoria.
I partecipanti al laboratorio, inoltre, danno oggi vita ad un gruppo di senza reddito, volontari del Coordinamento Libere Attività Lavorative, che curerà l’organizzazione e la coordinazione delle attività finalizzata alla creazione di attività lavorative naturempatiche nel Sud della Basilicata.
Il presente documento è parte integrante del “CARTELLO del PRESIDIO dei senza reddito” del 28 gennaio 2013.