Magazine Europa
Il viaggio si è rivelato molto bello, sebbene un po' schizofrenico. Mentre infatti le prime tappe - prevalentemente in pianura - si aggiravano intorno ai 30-40 km con il risultato che arrivavamo all'albergo successivo prima dell'ora di pranzo e poi dovevamo inventarci delle escursioni per occupare la giornata, le ultime - in particolare le ultime due (da Klagenfurt a Lavamünd e da Lavamünd a Maribor) prevedevano percorsi di oltre 75 km con parecchi saliscendi, soprattutto in Slovenia. Ci siamo chieste a che tipo di target si rivolgeva il viaggio in questione, visto che le prime tappe erano certamente adatte a principianti e famiglie, mentre le ultime a cicloturisti esperti, con il risultato di spaventare i primi nella seconda parte e di annoiare i secondi nella prima parte.
In ogni caso, alla fine dei conti abbiamo pedalato per circa 420 km e siamo molto orgogliose di noi stesse e anche di essere riuscite ad affrontare per intero alcune impegnative salite dell'ultima tappa. Ma andiamo per ordine.
Arriviamo a Sillian prendendo una serie di treni, trenini e autobus, devo dire tutti puntualissimi e confortevoli, e qui alloggiamo alla pensione Sprenger (tipica Gasthof di montagna!). La mattina dopo (visto che il pomeriggio precedente il noleggiatore delle bici non c'è) ritiriamo le nostre biciclette e partiamo per la nostra semplicissima prima tappa (Sillian-Lienz, circa 30 km in buona parte in discesa; non a caso la pista è affollatissima!). Per strada ci fermiamo a fare rifornimento allo stabilimento Loacker e i nostri wafer ci accompagneranno per tutta la vacanza.
Arrivate a Lienz, per pedalare ancora un po' torniamo indietro di qualche chilometro per l'escursione alla Galitzenklamm. La Gasthof Falkenstein dove siamo a dormire a Lienz (un po' fuori città) è un birrificio con annesso pub, trattoria e pensione.
La seconda tappa, da Lienz a Dellach, è ancora di 30 km, e per questo decidiamo di fare una deviazione prima al sito archeologico di Aguntum (che però alla fine non visitiamo) e poi al paesino di Irschen, noto per la coltivazione delle erbe officinali. Affrontiamo faticosamente la prima salita del viaggio. Il paese di arrivo, Dellach, è minuscolo e la Gasthof Taurer dove dormiamo è una pensioncina a gestione familiare, ma con stanze rimodernate di recente in stile Ikea.
La terza tappa ci porta da Dellach a Spittal e, rispetto al percorso previsto, decidiamo di aggiungere la variante che ci permette di visitare il Millstatter See, il primo dei numerosi laghi carinziani che vedremo. Facciamo in tutto 50 km. Spittal è un paese che si sviluppa tutta intorno a una strada molto trafficata e - devo dire - ci lascia un po' perplesse. Comunque, facciamo uno spuntino con wurstel e birra prima di raggiungere la nostra Gasthof Edlingerwirt, la sera in cui l'Italia viene indecorosamente buttata fuori dal mondiale. Per fortuna la cena è davvero molto buona.
Da Spittal si spostiamo il giorno dopo verso Villach (circa 40 km) e pedaliamo tutta la mattinata sotto la pioggerellina. Arriviamo belle infangate, visto che la tappa si svolge in buona parte su sterrato. A Villach ci consoliamo con dei dolci austriaci e una bella passeggiata. Approfittando dello spuntare del sole, facciamo una escursione - sempre in bici - all'Ossiacher See (circa 15 a/r) che si rivela una mossa davvero azzeccata. L'hotel di Villach e l'annesso ristorante sono i più eleganti del viaggio e lo si vede dalla sontuosa colazione del mattino!
Ripartiamo da Villach per una quinta tappa che ci dovrebbe portare a Klagenfurt in 40 km. In realtà la pista ciclabile che affianca il Worthersee a nord è interrotta per lavori e dunque dobbiamo tornare indietro e fare il giro lungo la strada a sud per poi tornare a nord a visitare il paesino di
Pörtschach, con le sue ville sul lago. I chilometri totali diventano circa 65.
A Klagenfurt siamo in un buffo albergo, dove siamo circondati dagli Ironmen, ossia i partecipanti a una specie di competizione di triathlon che è in programma in quei giorni.
La città è molto carina con la sua Alter Platz e la sua Neue Platz. Poiché per qualche strano motivo non abbiamo la cena nella pensione, ceniamo alla Gasthaus im Landhaushof, dove mangiamo benissimo e non spendiamo tanto. Qui scopriamo l'abitudine di certa cucina austriaca ad accompagnare alcuni piatti con uno gnocco di pane (una specie di pane ammollato e pressato).
La sesta tappa ci porta da Klagenfurt a Lavamünd dopo 75 km che nella seconda metà - man mano che ci si avvicina alla Slovenia - si fanno piuttosto impegnativi. Questa tappa si presenta molto divertente e avventurosa. Attraversiamo un ponte sotto una ferrovia da cui si pratica il bungee jumping (e devo dire che fa piuttosto paura guardare di sotto), poi passiamo (con bici a mano) per il ponte sospeso di tipo nepalese... Il paesaggio si fa molto vario e più collinare, dopo tante montagne, foreste e fiumi (bellissimi ovviamente). Alla Gasthaus Torwirt di Lavamünd comunchiamo a gesti perché la signora non spiccica una parola di inglese, ma è molto simpatica e il giardino interno dove ceniamo è molto carino.
L'ultima tappa, 80 km da Lavamünd a Maribor, è davvero faticosa con il suo su e giù per le colline della Slovenia. Un paio di volte siamo dovute scendere dalla bici e vi assicuro che abbiamo fatto un sacco di salite resistendo sulla bicicletta! Arriviamo a Maribor piuttosto distrutte e le nostre valigie non sono ancora arrivate. Quindi ci tocca fare una passeggiata prima della doccia! Per fortuna Maribor è carina e la passeggiata risulta piacevole. Siamo all'hotel Orel in pieno centro, anche se per cena ci spediscono all'hotel Piramida.
L'indomani mattina sveglia alle 5,30 per caricare le bici e noi stesse sulla navetta che ci riporterà a Sillian.
Purtroppo la nostra vacanza in bicicletta è finita anche quest'anno, ma già progettiamo di risalire sulle due ruote per qualche viaggio breve nel prossimo autunno!
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