Da Sofia Coppola in poi.

Se il regno del tè è sicuramente l’Inghilterra con le sue tazzine a fiori, i suoi cappelli e i discorsi da alta borghesia, direi proprio che la Lipton con il film ideato e girato da DDB Parigi è riuscita a colpire nel segno con quello che tè delle cinque significa nell’immaginario di ogni donna che è stata una normale bambina delle case delle bambole. La delicatezza dello spot e i suoi colori tenui ricordano un gusto francese molto chic, che attinge un pò da Alice nel Paese delle Meraviglie e un pò da Peter Pan e i voli nella cameretta dei miei eroi di bambina. Stupenda la musica, il lavoro di realizzazione, davvero complimenti anche se il concept è davvero molto semplice. Sicuramente non si può non pensare ad un chiaro riferimento allo spot che Dior aveva lanciato per Dior Cherie (quello forse più romantico, sicuramente più mirato perchè si parlava di un profumo, meravigliosamente prodotto da Sofia Coppola). D’altra parte lo spot ha avuto ovviamente un’eco straordinaria nell’ambito dell’advertising, e se mi posso permettere, e vorrei a tal proposito posare qui la pubblicità che Misura ha lanciato pochi mesi dopo, vergognosamente e spudoratamente copiando dalla regista francese. Pablo Picasso diceva che i bravi artisti copiano e i grandi artisti rubano, ma così mi sembra un pò esagerato. Lo volevo dire dal primo giorno che sono nel blog, finalmente l’ho detto.

ps: che poi quello Misura è un doppio plagio! Non è che hanno copiato lo spot, ispirazione musicale e cibo derivano direttamente da Sofia Coppola! Guardatevi questo tratto di Marie Antoniette (Sofia Coppola, 2006) (se non volete guardarvi tutto il video, guardate che succede dal minuto 1:10..)

pps: le converse! verso i 10 secondi del video ci sono delle converse subliminali! Di Sofia ce n’è proprio una sola. Adesso mi vieto di scrivere dell’altro. Ciao a tutti amici lettori da casa!