Da St. Lucia ad "Annozero". Le gioie e i dolori del Nano².
Creato il 23 settembre 2010 da Massimoconsorti
@massimoconsorti
È un granello di sabbia di 620 km² che all’improvviso si trasforma nel centro del mondo meglio di Manhattan più di Times Square: si chiama St. Lucia, ha per capitale Castries, ed è un’isola dei Caraibi inserita nella lista nera dei paradisi fiscali dell’Ocse. Grazie a quello che ha combinato nelle scorse ore Rudolph Francis, il ministro della giustizia, St. Lucia sta correndo il rischio di non raccogliere più denaro sporco da tutto il mondo (sua principale ricchezza) perché sembra non possedere quella dote indispensabile se si vogliono attrarre affaristi e speculatori senza scrupoli: la riservatezza. Non si sa come, non si sa perché, il primo ministro, Stephenson King in ottimi rapporti con il Nano², chiede cortesemente lumi al suo ministro della giustizia su chi ci sia dietro due società off-shore che risiedono proprio nell’isoletta. Il ministro si mette immediatamente al lavoro e scopre che la Printemps Ltd, la Timara Ltd e Jaman Directors (che condividono lo stesso recapito per risparmiare sull’affitto), sono collegate all’acquisto di una casetta nel Principato di Monaco “appartenuta a un partito politico italiano e ora acquistata dal sig. Giancarlo Tulliani”. Alto, altissimo spionaggio internazionale che, secondo quanto riportato dai giornali dominicani, avrebbe risolto una volta per tutte gli scazzi fra Berlusconi e Fini. Fini, colpevole di aver mentito e di aver permesso al cognato di acquistare a prezzi stracciati un appartamento di 60 mq, ora deve dimettersi. Ma Gianfranco Fini, che non vede l’ora che sia la magistratura italiana a far luce sull’intera vicenda, a dimettersi non ci pensa proprio e, incazzato nero più di quello che normalmente è, fa sapere a Berlusconi che di accordi sulla giustizia manco a parlarne. Tanto per dimostrare che non scherza, telefona subito a Giulia Bongiorno che stava amichevolmente discutendo con Ghedini nel Transatlantico di Montecitorio, per dirle di chiudere immediatamente ogni trattativa, lasciando Ghedini di stucco e con il grappino in mano. C’è da dire che nel frattempo, mentre il direttorio del Pdl era riunito per vedere il da farsi dopo il voto risicato su Cosentino, la Santanché aveva telefonato al Capo annunciando l’arrivo via fax della prima pagina del Giornale, con la notizia dello “stanamento” di Fini. E furono brindisi, sorrisi e pacche sulle spalle con Larussa e Gasparri che accennavano un passo di Salsa e uno di Merengue. Ma la festa è durata poco perché a stretto giro di posta, Fini ha fatto sapere che, essendosi rotto le scatole dei dossieraggi, ogni trattativa con il Pdl sul fronte della giustizia si poteva considerare chiusa. Tutta questa storia, che puzza di servizi segreti deviati a tutto tondo, non solo non ha acquetato il presidente della Camera, ma ha provocato un autentico fuoco di sbarramento da parte dei finiani che fanno capo a Farefuturo e al Secolo d’Italia. E quando si parla di servizi segreti si pensa immediatamente al Copasir e pensando al Copasir non si può non pensare al suo presidente Massimo D’Alema che, effettivamente, è stato immediatamente chiamato in causa da Briguglio per appurare la presenza o meno dei nostri 007 all’interno della vicenda. Ma l’onorevole finiano ha colto l’occasione per chiedere a D’Alema se, ma solo per caso, è al corrente del pedinamento e delle indagini indebite condotte da pezzi dei servizi segreti sui parlamentari fedeli a Gianfranco Fini. In poche parole sembra che dopo lo strappo da Silvio-KimJongIl, i parlamentari di Fli siano stati sistematicamente pedinati non da loro fans ma da agenti segreti travestiti da agenti segreti (impermeabile anche ad agosto, Borsalino e occhiali da sole). Continua, su tutti i fronti, il “metodo Boffo” e soprattutto, continua la politica del ricatto e delle intimidazioni di Berlusconi di cui abbiamo parlato diffusamente ieri nel nostro post quotidiano. Chissà se stasera alle 21.00, in diretta su Rai 2, Annozero affronterà la vicenda? Sappiamo che in studio ci sarà Italo Bocchino e sappiamo anche che l’aria che tira dalle parti di Via Teulada non è delle migliori. Sappiamo (madonna quante cose sappiamo!), che il Papi ha dato a Masi un ordine perentorio: “Fuori Travaglio da Annozero oppure trovati un altro lavoro” e che il povero Masi, non sapendo dove andare a cercare un altro posto di lavoro qualsiasi, le stia provando proprio tutte per eseguire gli ordini del Capo. Cosa accadrà lo vedremo questa sera alle ore 21.00, Rai 2. Santoro ha già fatto sapere, durante la consueta conferenza stampa di presentazione del programma alla quale erano presenti i consiglieri di amministrazione dell’opposizione e il vice direttore della rete, che ci saranno sia Travaglio che Vauro. Santoro ha concluso dicendo: “Vado avanti. Io non ho paura”. Michele no, ma il Nano² si.
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