Da Taksim a Kazlıçeşme: proteste legali e proteste illegali

Creato il 07 gennaio 2014 da Istanbulavrupa

Segnalo una decisione giudiziaria decisamente importante nel valutare gli “eventi di Gezi”. L’ufficio del pubblico ministero di Istanbul ha infatti rigettato delle denunce per “abusi e vilenze” (della polizia) contro il premier Erdoğan, il vice-premier Arınç e l’allora ministro degli interni Güler: per il semplice fatto che l’area designata per le manifestazioni politiche a Istanbul è quella di Kazlıçeşme e non certo il centro densamente abitato – e per giunta frequentato da turisti – di Taksim.

Purtroppo, molti sono davvero convinti che chiunque ha il diritto – in uno stato democratico – di svegliarsi una bella mattina e di organizzare manifestazioni politiche dove meglio gli aggradata, senza alcun rispetto per le decisioni delle autorità competenti e/o per tutti gli altri. Invece – e la cosa mi sembra ovvia e banale – esistono delle elementari regole di civile convivenza che tutti dovrebbero osservare: innanzitutto, proprio chi si presenta come paladino della libertà e della democrazia (sì, so bene che ci sono stati abusi da parte della polizia e atti di violenza contro i manifestanti: ma se i manifestanti avessero manifestato in modo pacifico, negli spazi appositi, di vittime e di feriti ce ne sarebbero stati molti di meno).


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