Da "The Dropper" a SCTmag

Da Marcoscataglini
"Come si cambia..." canterebbe la brava Fiorella Mannoia. Dopo il primo numero, "The Dropper" (che è stato comunque scaricato da un buon numero di persone) va già in pensione. Perché? chiederete voi. Perché l'idea di fondo resta valida, ma i risultati del primo numero e i suggerimenti ricevuti o letti qua e là, mi hanno indotto a modificarla, tenendo conto di esigenze a cui non avevo pensato all'inizio. 

La struttura del mio progetto rimane quella originale, ma cambiano innanzitutto due cose evidenti: il nome, che ora è SCTmag, e la lingua, che è ora l'italiano (sebbene ci saranno inserti e summaries in inglese). Quest'ultima è una novità che avrebbe inciso poco su una rivista come The Dropper, basata interamente sulle immagini: SCTmag, però, avrà molto più testo e, accanto alla condivisione del mio lavoro, avrà anche un aspetto più pratico, con test, suggerimenti, spunti per tecniche, riflessioni e così via. Ma lo scoprirete più avanti se a luglio vorrete scaricare la vostra copia, sempre gratuita, ovviamente.

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