E’ da più di un anno in discussione in Parlamento il disegno di legge che per la prima volta ha dato attuazione al provvedimento annuale sulla concorrenza previsto per legge dal 2009. Il testo avrebbe conseguenze sulle Poste, banche e farmaci. il testo è da un anno in Parlamento.
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Da un anno in Parlamento il Ddl concorrenza: quale la situazione? Il testo – proposto dal ministero per lo Sviluppo Economico – e approvato dal Consiglio dei ministri il 20 febbraio 2015 prevede una serie di liberalizzazioni in campi che vanno dalle assicurazioni auto all’energia, dalle banche ai taxi. Tra le altre lo stop al monopolio di Poste sulla distribuzione delle multe e delle contravvenzioni o incentivi per l’incremento della concorrenza nella distribuzione farmaceutica.
Obiettivo del provvedimento quello di incentivare la crescita con misure in favore dei consumatori (sveltendo e rendendo più semplice, ad esempio, il passaggio da una polizza Rc a un’altra ma anche prevedendo sconti per operazioni di trasparenza come l’inserimento nell’auto della scatola nera o di rilevatori di tasso alcolico). E’ previsto ancora, per quanto riguarda i servizi bancari, il potenziamento della trasparenza nella vendita di polizze, contratti di finanziamento e mutui.
Approvato alla Camera il 7 ottobre scorso il testo è approdato in commissione Industria a Palazzo Madama dove – dopo un lungo ciclo di audizioni che ha visto auditi da Federfarma al consiglio nazionale del notariato al parlamentino nazionale dei taxi – il 10 dicembre 2015 è stato fissato il termine per gli emendamenti. Diverse le modifiche già apportate dalla commissione Industria, il provvedimento dovrà dunque tornare alla Camera una volta approvato da Palazzo Madama.
L’esame del ddl non riesce, comunque, a prendere velocità in commissione. Alla base dei ritardi ci sono i lavori d’aula, i pareri della commissione Bilancio fermi all’articolo 39 (dedicato al confronto tra servizi bancari) e lo slittamento continuo delle riformulazioni dei relatori sui nodi critici delle assicurazioni rc auto. L’intenzione dei relatori, Salvatore Tomaselli del Pd e Luigi Marino di Ap, è infatti quella di andare avanti fino alla fine del provvedimento e poi ripartire dagli articoli “critici” – e per questo accantonati - su sconti polizze rc auto, tabelle sui risarcimenti per le macrolesioni e fine del monopolio Poste su invio notifiche e multe. Secondo i relatori serviranno, dunque, almeno altre due settimane per completare l’esame in commissione e il testo possa quindi approdare in Aula. (ANSA)