Da Valdivia all’isola di Chiloé

Creato il 13 gennaio 2013 da Perlasimeone @perlasimeone

Anche quest’anno le mie vacanze estive iniziano il 1º Gennaio. L’estate é arrivata ma la stagione massiva inizia in Febbraio, cosí che ne approfitto per viaggiare per Cile senza troppi turisti e con i prezzi ancora abbassati.

Quest’anno la destinazione é stata il sud. Viaggiare al sud in estate é la miglior opzione, visto che il tempo é molto variabile, piove molto e non é assicurato il bel tempo, ma almeno non fá freddo. Infatti cosí é stato. In 10 giorni abbiamo trovato pioggia e mal tempo per 3 giorni…ma era da aspettarselo.

Partendo dalla stazione degli autobus di Santiago con un posto “salon cama” che é quasi un letto direzione Valdivia. Con quasi 10 ore di viaggio, la notte é trascorsa senza nemmeno accorgerci dei tanti kilometri. In Cile le distanze sono molto elevate per questo gli autobus sono attrezzati.

Valdivia si trova nella regione dei laghi e dei vulcani a circa 850 km da Santiago. Siamo rimasti circa 3 giorni nei quali abbiamo visitato la cittá che é piccolina ma ha un sacco di gite da fare nelle vicinanze (festa popolare di Nieblas, il villaggio dei pescatori di Corral…). Abbiamo preso il battello che fá il giro dei fiumi che circondano la cittá visitando piccoli borghi dove vivono popolazioni indigene che si autosostentano.

Appena a una ora da Valdivia siamo stati nel lago Ranco precisamente a Futrono. Uno splendore, tra montagne, colline e distese di verde. Sono kilometri di campagna aperta dove i paesini sono tutti molto piccoli e la gente si saluta per nome.

Da Valdivia ci siamo spostati piú al sud direzione Puerto Varas che si trova nel lago Llanquihue. Purtroppo il secondo giorno ci ha preso una tremenda pioggia che duró quasi due giorni e questo ci ha spostato tutti i piani…Siamo riusciti a conoscere Puerto Varas e Frutillar che sono piccoli paesini fondati nella maggior parte dai coloni tedeschi arrivati in Cile per scappare dalla seconda guerra mondiale.

Effettivamente sembra si stare per un attimo in Europa, anche se piú che alla Germania mi ricordó molto Austria, con le sue baite e tutto curato nei minimi dettagli. Qua vanno fortissimo le torte kuchen (austriache???) che sono ottime. Entrambe cittadine si trovano a ridosso del lago e come fondo ci sono 2 vulcani che ti fanno ricordare che sei in Cile…

La prossima tappa é Puerto Montt, della quale non posso dire molto perché non ha nulla di speciale, é una cittá portuale con tutti i suoi difetti, peró é tappa fondamentale per prendere il battello che ci ha portati all’isola di Chiloé.

Finalmente in Chiloé, quest’isola chiamata l’isola grande che é tanto acclamata da poeti e scrittori. Siamo passati per Ancud e poi diretti a Castro che é la capitale dell’isola e dove siamo rimasti maggior vari giorni.

L’isola é splendida, tutta natura piena di animali e ovviamente molto mare. Avevo molta voglia e curiositá di conoscerla, e devo dire che ne sono rimasta soddisfatta.

Vicino Castro ci sono un sacco di isolette tutte raggiungibili con i mezzi di trasporto e con i vari battelli, villaggi di pescatori con i loro mercatini di artigianato. Un artigianato prevalentemente di lana di pecora, dove le signore tessano maglioni, coperte, cappellini, sciarpe etc…tutto fatto a mano. Un’invasione di colori naturali. La cucina é piena di sapori di mare, mi sono fatta una scorpacciata di salmone, che da queste parti é molto economico ed é squisito. Un’altra caratteristica di Chiloé sono le chiese. In ogni isoletta ne puoi trovare una. Tutte rigorosamente fatte in legno, eredità dei coloni spagnoli che portarono il cristianesimo da queste parti. Sono molto carine, semplici, lontane anni luce dalle nostre cattedrali piene di lussi bensí piccoli luoghi di culto dove l’importante é la fede.

Abbiamo girato molto nei dintorni di Castro, il parco nazionale é una meraviglia. Si affaccia sull’oceano pacifico ed é tutta un’avventura camminare tra le molteplici specie di vegetazione e fauna che esistono.

Consiglio a tutti di visitare questa isola che é una piccola gioia ancora intatta. Possiamo trovare comunità indigene di huilliches che vivono nelle zone interiori dove non c’é assolutamente nulla, solo natura e ancora natura…:)

Sicuramente ci ritornerò é una vacanza unica e si deve ripetere!!

Se vi vá di vedere le foto che ho fatto in questo viaggio questo é il link di Flickr.


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