di Giuseppe Floriano Bonanno
![Jan Vermeer, Cristo in casa di Maria e Marta, 1654-1655 circa olio su tela, cm 158,5 x 141,5 Edimburgo, National Gallery of Scotland Da Vermeer a Kandinsky: un Viaggio nei Secoli dell’Arte](http://m2.paperblog.com/i/123/1237743/da-vermeer-a-kandinsky-un-viaggio-nei-secoli--L-grRjAU.jpeg)
L’organizzazione “Linea d’ombra” festeggia il suo XV anno di attività al servizio dell’arte con una grande mostra – ospitata nei saloni del Castel Sismondo di Rimini – dal titolo molto impegnativo: “Da Vermeer a Kandinsky”. Si tratta di un nuovo capitolo di un progetto che mira a rendere l’arte fungibile a tutti attraverso percorsi narrativi interessanti e di ampio respiro. Una lezione di storia dell’arte, aperta e comprensibile a chiunque, con opere che, partendo dalla metà del Quattrocento, percorrono i secoli successivi fino al Novecento. Tutto ciò che si vede esposto proviene sia dai più importanti musei del mondo che da quelli meno conosciuti e periferici, mentre per l’allestimento è da sottolineare la collaborazione di alcuni tra i più illustri studiosi d’arte. Raccogliere dipinti che trattano i temi più disparati e che sono spalmati su cinque secoli di storia dell’arte può apparire – e questa è magari la prima sensazione del visitatore medio – come una mera operazione di esposizione di belle “figurine” da mostrare per stupire e colpire, quando in realtà l’iter narrativo è più sottile ma chiaro.
![Canaletto (Giovanni Antonio Canal), Bacino di San Marco, Venezia, 1738 circa olio su tela, cm 124,5 x 204,5 Boston, Museum of Fine Arts Da Vermeer a Kandinsky: un Viaggio nei Secoli dell’Arte](http://m2.paperblog.com/i/123/1237743/da-vermeer-a-kandinsky-un-viaggio-nei-secoli--L-P5K7Wx.jpeg)
La scelta è ricaduta sulla volontà di rappresentare la bellezza di quelle nazioni che nei secoli hanno dato lustro alla storia dell’arte, privilegiando – nel caso dell’Italia – le opere più rappresentative delle realtà “regionali” della penisola. Un esempio di quanto appena affermato lo si nota nell’area dedicata al ‘700 italiano, dove ampio spazio è riservato alla pittura veneziana con opere che vanno da Canaletto a Guardi, da Tiepolo a Bellotto. Stesso discorso per la Toscana e il Veneto del ‘500, ed il “caravaggismo” nel ‘600. Questa scelta rappresentativa permette di ottenere una visione sufficientemente significativa delle principali personalità che hanno segnato in modo importante il corso della storia dell’arte degli ultimi cinque secoli, sia in Europa che in America.
![Tiziano, Ritratto di uomo con libro, 1540 circa olio su tela, cm 97,8 x 77,2 Boston, Museum of Fine Arts Charles Potter Kling Fund Da Vermeer a Kandinsky: un Viaggio nei Secoli dell’Arte](http://m2.paperblog.com/i/123/1237743/da-vermeer-a-kandinsky-un-viaggio-nei-secoli--L-tC4JKr.jpeg)
Il nostro viaggio si apre con la pittura veneta del ‘500, tra cui oltre a “Il riposo durante la fuga in Egitto” di Paolo Veronese e la “Deposizione del Cristo” di Tintoretto, segnaliamo anche dipinti di Tiziano, Lorenzo Lotto e Gerolamo Savoldo. Sempre da Venezia provengono alcune tele rappresentative del ‘700 tra cui spicca “L’apoteosi di Enea” di Giovan Battista Tiepolo, anche se a colpire sono le opere dei grandi vedutisti Bellotto, Francesco Guardi e Canaletto con il suo celebre – e per me tra i più suggestivi ed ammirati – “Bacino di San Marco”.
![Diego Rodriguez de Silva y Velázquez, Don Baltasar Carlos con un nano, 1632 olio su tela, 128 x 101,9 Boston, Museum of Fine Arts Da Vermeer a Kandinsky: un Viaggio nei Secoli dell’Arte](http://m2.paperblog.com/i/123/1237743/da-vermeer-a-kandinsky-un-viaggio-nei-secoli--L-Sk7u5V.jpeg)
Nella sezione “Pittura in Italia nel Seicento”, si spazia tra quadri di diversa provenienza regionale ad opera di Annibale Carracci, Guercino, Mattia Preti, Guido Reni, Luca Giordano. Abbandonata l’Italia, ci si addentra nelle altre due sezioni dedicate rispettivamente a “El siglo de oro” iberico, che attrae e stupisce con le opere di Velázquez, Murillo, El Greco, Ribera, Zurbarán; e a “La Golden Age in Olanda”, che dà ampio spazio ai pittori fiamminghi, tra i quali spiccano Antoon Van Dyck, i due allievi di Abraham Bloemaert Hendrick ter Brugghen e Gerard van Honthorst, ma soprattutto il famoso “Cristo in casa di Maria e Marta” di Vermeer.
![Edouard Manet, Cantante di strada, 1862 circa olio su tela, cm 171.1 x 105.8 Boston, Museum of Fine Arts Da Vermeer a Kandinsky: un Viaggio nei Secoli dell’Arte](http://m2.paperblog.com/i/123/1237743/da-vermeer-a-kandinsky-un-viaggio-nei-secoli--L-klWI36.jpeg)
Si tratta di una delle rarissime opere a tema religioso del grande pittore che, di religione protestante, realizzò questa tela su commessa della suocera cattolica, traendo ispirazione dalla visita di Gesù in casa di Marta e Maria di Betania. Appare comunque evidente l’originalità dell’interpretazione che si avvicina alle sue usuali caratteristiche (tant’è che viene definito pittore della “pelle”): più che dalla spiritualità, siamo infatti attratti dalla “normalità” dell’ambientazione che riproduce una scena di vita domestica caratterizzata dall’estremo realismo e cura del particolare.
![Lorenzo Lotto, La Vergine e il Bambino con San Girolamo e san Nicola da Tolentino, 1523–1524 olio su tela, cm 94,3 x 77,8 Boston, Museum of Fine Arts Da Vermeer a Kandinsky: un Viaggio nei Secoli dell’Arte](http://m2.paperblog.com/i/123/1237743/da-vermeer-a-kandinsky-un-viaggio-nei-secoli--L-VlpLja.jpeg)
Un’interessante ed originale parentesi è quella dedicata alla pittura anglosassone della sezione dedicata a “La pittura in Inghilterra tra Settecento ed Ottocento”, in cui un posto speciale spetta a William Hogarth, William Turner (“Riva degli Schiavoni, Venezia: festa sull’acqua”), John Constable, Joshua Reynolds e Thomas Gainsborough. Decisamente più ampia e, fors’anche privilegiata, è l’ala riservata a “L’età dell’Impressionismo”, in cui il curatore Goldin ci propone testimonianza di tanti grandi protagonisti, da Van Gogh (“Vecchio che soffre”) a Manet; da Millet (“Il seminatore”) a Courbet; da Monet (“Campo di papaveri vicino a Giverny”) a Degas (di cui c’è la “Piccola danzatrice di quattordici anni” in bronzo); da Renoir a Sisley; da Bazille (“Donna africana con peonie”) a Pissarro.
![Pierre-Auguste Renoir, Il clown, 1868 olio su tela, cm 193,5 x 130 Otterlo, Kröller-Müller Museum Da Vermeer a Kandinsky: un Viaggio nei Secoli dell’Arte](http://m2.paperblog.com/i/123/1237743/da-vermeer-a-kandinsky-un-viaggio-nei-secoli--L-hPoX8E.jpeg)
Il percorso lungo 500 anni, si conclude nella sala che contiene le opere del XX secolo: De Staël con il suo “Ménerbes”, Matisse con “Pianista e natura morta” ed infine il sospirato Kandinsky con “Lago”. È proprio quest’ultimo dipinto a rappresentare l’intimo sentire dell’autore, che attrae i nostri sensi con il sapiente uso del colore che diviene esso stesso protagonista del messaggio che l’artista vuol trasmettere alla nostra anima, al nostro intimo più segreto e nascosto.
![Francis Bacon, Seconda versione del Trittico 1944, 1988 olio e acrilico su tela, cm 198 x 147,5 Londra, Tate dono dell’artista, 1991 © Tate, London, 2011 Da Vermeer a Kandinsky: un Viaggio nei Secoli dell’Arte](http://m2.paperblog.com/i/123/1237743/da-vermeer-a-kandinsky-un-viaggio-nei-secoli--L-y3b5Xd.jpeg)
Kandinsky pensava, non a caso, che dipingere fosse un’arte non dissimile dalla musica: capace cioè di trasmettere emozioni senza necessariamente rappresentare la realtà. Come i musicisti possono infatti comporre musica, i pittori, a loro volta, con i colori e le forme, trasmettono all’osservatore un effetto simile a quello dato dal suono. La bellezza dell’oggetto rappresentato diventa un semplice modo di attrarre l’attenzione di chi guarda, al fine di comunicare direttamente con la sua anima.
![Pablo Picasso, Il ratto delle Sabine, 1963 olio su tela, cm 195,3 x 131,1 Boston, Museum of Fine Arts. © Succession Picasso, by SIAE 2011 Da Vermeer a Kandinsky: un Viaggio nei Secoli dell’Arte](http://m2.paperblog.com/i/123/1237743/da-vermeer-a-kandinsky-un-viaggio-nei-secoli--L-V9DMuv.jpeg)
Alla fine di questo viaggio, si rimane un po’ smarriti, come dopo una lezione originale che ha interessato tutti i nostri sensi, ma che ancora si fatica a metabolizzare, anche se, nel contempo, ci induce a riflettere e constatare come il genio umano abbia potuto pensare e realizzare capolavori d’arte che non sono semplici esercitazioni e fusioni di colori e forme, ma sottili e studiati, talvolta complessi, messaggi inviati a potenziali osservatori, che saranno poi recepiti con milioni di interpretazioni diverse. Non c’è nulla di più affascinante di questo, l’assunto dell’arte come messaggio universale.
![Edgar Degas, Piccola danzatrice di quattordici anni, 1880-1881 bronzo e tessuto, cm 98 x 49 x 50 Zurigo, Stiftung Sammlung E. G. Bührle Da Vermeer a Kandinsky: un Viaggio nei Secoli dell’Arte](http://m2.paperblog.com/i/123/1237743/da-vermeer-a-kandinsky-un-viaggio-nei-secoli--L-Bj24h1.jpeg)
Le immagini inserite in questo articolo sono state gentilmente concesse dall’organizzatore dell’evento, Linea d’ombra (www.lineadombra.it), attraverso Studio Esseci sas (www.studioesseci.net)
Da Vermeer a Kandinsky
Capolavori dai musei del mondo a Rimini
Rimini, Castel Sismondo, dal 21 gennaio al 3 giugno 2012