La sinistra italiana viene spesso accusata di provincialismo per la sua disposizione ad “adottare” figure politiche (socialiste o socialdemocratiche) straniere. Questa tendenza, diffusa in misura minore anche all’estero, può invece trovare spiegazione in un’esegesi viziata dell’internazionalismo marxiano-marxista, trasformato in una lettura precipuamente antinazionale.
A fare il resto, la fragilità del sentimento patrio italiano, “vulnus” che ha alla sua base la relativa limitatezza del nostro percorso unitario, il tabù dell’esperienza fascista e l’azione dell’universalismo cristiano da parte di soggetti ed Attori quali, ad esempio, DC e Vaticano.