Ieri ho visto in televisione un gruppo di ragazze parlare di un’ amica, scomparsa quando erano appena adolescenti. Nonostante fossero ormai adulte, mentre ricordavano la loro compagna cambiavano, nello sguardo e nel tono della voce, perdendo ogni traccia di ciò che erano diventate, per trasformarsi nelle ragazzine di allora, con la stessa ingenuità, lo stesso entusiasmo ferito, la stessa fragilità inerme.
Il loro percorso tornava alla sua interruzione.
Ogni comitiva che abbia smarrito un “pezzo” di sé, muta e torna indietro, nel momento in cui si ritrova, come per effetto di un incantesimo malinconico.