Federica D’Ascani;
D’Ascani Federica è nata a Ostia il 25 novembre del 1984 e vive attualmente a Fiumicino. Grazie ai fumetti di Topolino e Dylan Dog, nonchè ai cartoni animati di guerriere provenienti da altri mondi, comincia ad appassionarsi al mondo fantastico, inventando, talvolta, storie e vita di persone immaginarie. Crescendo, affina le proprie conoscenze in ambito storico e filosofico e subisce il fascino di tutto ciò che gravita intorno al mistero, spaziando dall’horror al fantasy, passando per il gotico. E’ all’ultimo anno delle superiori che scopre, grazie alla sua professoressa di italiano, la materia ” patto con il diavolo” ed è proprio da lì che comincerà a prendere forma l’idea del suo primo romanzo di genere.
“Dacon, il delirio del male” è il suo primo lavoro e, grazie alla 0111 edizioni che ha creduto nella storia proposta, ora è pronta ad affacciarsi in questo invitante ma difficile mondo che è la scrittura.
Titolo: Dacon, il delirio del male
Autore: Federica D’Ascani
Serie: #
Edito da: Zerounoundici Edizioni
Prezzo: 14.90 euro
Genere: Horror
Pagine: 264 pg.
Voto:
Trama;
Ostia non è più un luogo sicuro e Roma è nuovamente la capitale esoterica per eccellenza. Dacon è pronto ad attuare la propria vendetta e nessuno, neanche Dio, sarà in grado di arrestare il male senza soccombere. Potrà quindi un semplice ragazzino sovvertire gli schemi del diavolo e continuare a vivere senza ritorsioni? Con un sogno a disposizione, Nico correrà contro il tempo e contro l’Oscuro, sfruttando il libero arbitrio, unico strumento contro il delirio del mondo.
Recensione;
Devo ammettere, in tutta sincerità, che ho trovato alcune difficoltà nella lettura già dalle primissime pagine del libro, ho dovuto rileggere alcune frasi più volte perchè non riuscivo ad entrare nella storia, forse perchè non coglievo la tematica generale. Ad una seconda lettura appare infatti tutto più chiaro anche se alcuni errori del testo ne compromettono la comprensione(troviamo apostrofi dove non servono e ne mancano dove servono ad esempio in moltissimi po’ ).
Fin da subito appare come in Dacon, il delirio del male il protagonista assoluto sia il Male, da cui tutto ha inizio. L’incarnazione del Male è il protagonista stesso, Dacon, che devo dire èrappresentato con maestria: un classico diavolo anche se molto più passionale. I suoi incontri con le donne sono un pò troppo erotici per i miei gusti, non che Francesca D’Ascani sia troppo esplicita nel descrivere certi atti, ma non avevo mai pensato al diavolo in questi termini e qui sembra proprio un diavolo “fissato” in quel campo!
Troviamo poi molti altri protagonisti a cui ci affezioniamo subito, però vi avviso, attenti a non affezionarvi a tutti perchè l’autrice potrebbe sorprenderci! La prima che entra in scena è Giada, la classica adolescente che vuole, giustamente, la sua privacy ed essere considerata dai suoi genitori un pò più adulta, è una ragazzina molto solitaria e instaura rapporti di convenienza, freddi, distaccati, anche con chi, come Nico, la tratta amorevolmente. Questo ragazzino appare nel libro poco per volta e solo dopo un pò di pagine il lettore si accorge della reale importanza di questo personaggio all’interno della storia ma anche del suo carattere che subisce una vera e propria metamorfosi, inizialmente ci appare timido e insicuro ma poco per volta ci sorprenderà, anzi, in certi punti sembrerà addirittura troppo coraggioso. Francesca D’Ascani descrive con cura i sentimenti di Nico che emergono poco a poco, di paura e di rabbia per essere rimasto coinvolto in qualcosa al di fuori di lui, della sua personalità, è un puro di cuore, non a niente a che vedere con il Male. Conosciamo poi Clara, la mamma di Giada,che ci viene presentata nelle prime pagine del libro tramite una lettera che lei stessa scrive alla madre chiedendole aiuto per quanto riguarda il comportamento della figlia ed è qui che iniziano le prime domande del lettore, le prime curiosità, perchè ancora non comprendiamo le vicende iniziali che hanno dato origini al Male. Clara ci appare debole e bisognosa di un appoggio, come madre non ci soddisfa molto.
Nelle ultime pagine abbiano un colpo di scena che sinceramente mi ha un po’ delusa: l’autrice che all’inizio fa prevalere il Male, trova l’espediente per rimediare e quindi tornare indietro rispetto alle scelte fatte in principio. Insomma, il Bene deve sempre trovare il modo di prevalere. Ma la novità di Dacon, il delirio del male sta proprio nel fatto che il lettore non è mai certo di quello che legge e di quello che accadrà perchè l’autrice spiazza per poi rassicurare e nuovamente presentarci un colpo di scena o un diversivo a cui non avevamo pensato, sorprendendoci sempre.