Curiosando nei blog delle mamme e dei papà mi sono resoconto che i padri sono poco abituati a fare squadra. Forse non siamo abituati. C’èancora un po’ di timore. Lo sento. Percepisco quasi un certo pudore a parlarnetra di noi. Probabilmente, diversamente dalle mamme, il ruolo di padre è cosìin evoluzione che ha un ampio spettro di interpretazioni. Non si sa mai chetipo di padre si ha di fronte.
Mi è venuta l’idea di creare di un logo che fosse lo spuntoper riunirsi. Non solo padri, anche madri ovviamente. Ho pensato molto a un’immagineed uno slogan che fossero veramente significativi ed identificativi per unpadre. Primo escluso, quindi, l’allattamento. Poi ho subito eliminato qualsiasicosa che potesse sembrare un tentativo di contrapposizione alle madri (es.“dalla parte dei padri”). Sono convinto che non ci si possa definire percontrasto con qualcun altro. E poi, mai come in questo caso, l’unione èfondamentale, si parla di famiglia. Anche la scelta di un’immagineevocativa di un padre ha richiesto del tempo. Alla fine ho scelto:
- come immagine:un po’ di tempo fa avevo letto che c’è un gesto che si riscontraprevalentemente nei padri. Effettivamente nella mia esperienza è così, mi sonotrovato a farlo spesso e vedo che non è tra quelli che le mamme usano fare. ALZARE IL BAMBINO VERSO IL CIELO. Viene definito “il gesto di Ettore” perché nell’Iliade Ettore, prima di andare inbattaglia, saluta il figlio alzandolo verso il cielo eformulando un augurio per il futuro*. La versione che preferisco è quella evoluta,piace tanto ai bambini, ovvero staccarlo qualche secondo dalle mani perriprenderlo subito dopo.
- come slogan:“DAD ON DUTY” ovvero “Papà inservizio” nel senso di papà attivo, che svolge il proprio ruolo.
Immagine disponibile:__________ * A tal proposito vi suggerisco il libro "Il gesto di Ettore" di L. Zoja