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Daddy’s Home di Sean Anders: la recensione

Creato il 11 gennaio 2016 da Ussy77 @xunpugnodifilm

52959Padre biologico vs. patrigno. La battaglia senza esclusioni di colpi è una gradevole commedia

Gradevole commedia, nella quale la verve comica di un insospettabilmente politicamente corretto Will Ferrell è l’arma vincente, Daddy’s Home appare un prodotto senza pretese, che però diverte senza diventare eccessivamente stucchevole o gratuitamente volgare.

Brad è il papà adottivo ideale. Amorevole, consigliere e perno della comunità, Brad sogna di avere dei figli, pur sapendo che non potrà averne a causa di un incidente. Da quando si è sposato con Sarah ha fatto di tutto per farsi amare dai figli adottivi. Tuttavia un giorno spunta Dusty, l’inaffidabile padre biologico. Amante degli sport estremi, ribelle e combattente, Dusty è l’opposto di Brad e tenterà in tutti i modi di riconquistare il cuore dei suoi figli.

Daddy’s Home è una piacevole sorpresa. Difatti il film diretto da Sean Anders è rassicurante e mette in mostra il talento classicamente comico di Ferrell, che stavolta evita di spingersi “oltre” e porta a casa un risultato soddisfacente, nel quale il padre “medio”, che si porta appresso molte inadeguatezze, è il vincente, nonostante qualche scivolone. Decisamente interessante è l’apporto recitativo di Wahlberg (non nuovo a interpretazioni divertenti, ricordate Ted?), che si tramuta nella spalla ideale per far fuoriuscire la comicità di Ferrell. Palestrato e contraddistinto da uno sguardo da duro senza paura, Wahlberg è la parte fisica che si contrappone alla normalità del suo compagno di squadra.

Daddy’s Home non è nulla di eccezionale e non si poteva chiedere di più a un film che eleva a modello da imitare un uomo “normale”. Infatti Sean Anders (che si limita a svolgere il compitino, dando però ritmo all’azione) lascia campo libero a Ferrell e alle sue gag da genere slapstick, che si tramutano in inadeguati disastri. La battaglia senza esclusioni di colpi (bassi) tra padre naturale e patrigno è servita con notevole leggerezza e rassicurante calore. Un film da gustarsi senza troppi pensieri per la testa e che dimostra che le commedie, costruite con ritmo, ironia ed equivoci, possono ancora ritagliarsi uno spazio all’interno dell’offerta cinematografica. Un risultato non da poco.

Uscita al cinema: 14 gennaio 2016

Voto: ***


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