Anche quest’anno a Dakar, al Cices (Centro internazionale del commercio esterno del Senegal), l’immancabile appuntamento della nota Fiera Internazionale, che è giunta ormai alla sua ventiduesima edizione con un’elevata partecipazione di un pubblico attento e di esperti dei diversi settori merceologici.
Le previsioni parlano di un’attesa di almeno 700 mila persone fino all’ 11 dicembre, giorno di chiusura.
C’è molto orgoglio da parte dei senegalesi per la riuscita dell’evento, cui hanno aderito ben 22 Paesi del mondo. Italia inclusa.
Si conta molto, quanto ad attrazione, sulla presenza dell’Arabia Saudita e dell’India, perché ottimi compratori oltre che fattivi promotori d’interessanti realizzazioni in esposizione.
Inoltre è anche l’opportunità per professionisti di siglare vantaggiosi contratti di lavoro.
Nella circostanza è fondamentale e atteso, dal 2 dicembre al 5 dicembre , il Forum sulle fonti energetiche rinnovabili, che si terrà in parallelo all’evento fieristico.
E’ il punto “dolens” per il Senegal e per tutta l’area dei Paesi circostanti, che potrebbero risolvere, in proprio e con adeguate tecnologie, se ci fosse la volontà politica, e che sono costretti, al contrario, ad importare a costi molto elevati carburanti e gas, in quella che è una regione geografica, semmai, ricca in tale angolazione.
Senza contare i continui disservizi e le continue interruzioni di energia, che danneggiano tanto il pubblico(uffici, ospedali, scuole...) che il privato, cioè le singole famiglie.
Ospite d’onore di FIDAK 2013, quest’anno, è Capo Verde.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)