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Dal 6 dicembre l’artista tuderte Antonella Zazzera in mostra

Creato il 12 novembre 2014 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

zazzeraLa mostra sarà visitabile  dal 6 dicembre 2014  al 31 gennaio 2015
da martedì a domenica dalle 10.00 alle 13 .00 e dalle 15.30 alle 19.00
lunedì su appuntamento
Palazzo Morelli Fine Art via del Duomo, 23 Todi PG
[email protected]
http://www.palazzomorelli.org

Dal 6 dicembre 2014 al 31 gennaio 2015 Palazzo Morelli Fine Art ospita la
mostra personale di Antonella Zazzera (Todi, 1976), giovane scultrice italiana
fra le più interessanti della sua generazione che, per lʼoccasione, presenta  alcuni lavori recenti realizzati in rame (Armonici, Ritrattiche), in alluminio (Naturalia) e in rame e polpa di cellulosa (Carte / Scultura). Forgiate grazie ad  una tecnica personalissima che negli anni ha migliorato ed ottimizzato  sondando le molte possibilità che il rame offre, le sculture di Antonella Zazzera  prendono forma, peso e spessore grazie ad un lento, meticoloso processo di sedimentazione.

I fili di rame dagli spessori e dai colori diversi che usa diventano fili / segno, le cui linee di forza disegnano lo spazio e si estendono in esso, originando quello che lʼartista definisce Segnotraccia.

Questi fili non vengono mai intrecciati, ma sovrapposti, dando vita ad una trama infinita dal ritmo ostinato, nella quale si annidano bagliori e luminescenze, imprigionati  nello spazio dellʼopera che vive grazie alla luce che lʼaccarezza e la vivifica, affermando la sua centralità nella definizione di spazi e forme.

La rassegna presenta anche un gruppo di lavori su carta del 2009, dove il segno libero a grafite o a carboncino – una traccia appena accennata, un tocco generato dal movimento naturale della mano, una ricerca di armonia ed equilibrio per il corpo scultoreo – si dispiega entro i margini del foglio, rivelando un ulteriore aspetto del fare di Antonella Zazzera. Mai esposte prima dʼoggi, queste pagine intime e di studio dichiarano apertamente la loro relazione con le sculture in rame che lʼartista plasma mossa dalle stesse tensioni, seppur maggiormente veicolate e dominate, e che sulla carta si riversano in modo più istintivo, sciolto e svincolato da strutture, sino a rivelarci alcuni degli aspetti che stanno alla base della loro origine.Completano lʼarticolato percorso della mostra una serie di fotografie realizzate da Melina Mulas allʼinterno e allʼesterno dello studio di Antonella Zazzera, a Todi, in un pomeriggio dellʼestate del 2012. Immagini altre rispetto alle opere, questi scatti compongono una sorta di inventario del quotidiano e tratteggiano elementi della natura e dellʼuomo che poi, in qualche modo, notiamo essere in relazione strettissima con le opere, come possono esserlo degli arbusti, un nido, la terra da poco lavorata, un tronco, un sasso o un attrezzo del passato. Per lʼoccasione della mostra sarà presentato il volume con fotografie inedite di Melina Mulas: Antonella Zazzera Le origini del fare, un libro che raccoglie una cinquantina di scatti che raccontano Antonella Zazzera al lavoro, immersa nelle sue opere, circondata dai suoi “oggetti dʼaffezione” e da tutto quanto sta alla base del suo metodo. Grazie a queste immagini, lʼartista, legata come pochi altri sanno esserlo alla sua terra e alle sue origini, rende palpabile lʼidea di una possibile fusione totale fra arte e vita: credo che sta, da sempre, alla base del suo procedere.
Il volume (bilingue italiano / inglese) contiene inoltre una presentazione di
Nicola Carrino, una poesia di Antonia Mulas e un testo di Federico Sardella.



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