Dal cartaceo a Spritz inc., il software rivoluzionario che ottimizza i tempi di lettura

Creato il 02 settembre 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

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Quante volte ci è capitato di acquistare un libro che bramavamo da tempo o che ci ha ammaliato all’istante in libreria per poi depositarlo su una mensola della nostra camera in attesa che la polvere lo ricoprisse sino a dimenticarcene? Quante volte ci siamo promessi di leggere dei libri ma alla fine non abbiamo mantenuto la parola data a noi stessi per mancanza di tempo? Di certo innumerevoli volte. Mentre nelle nostre case il tempo scorre inesorabile, le pagine che attendono di essere sfogliate aumentano in maniera esponenziale.

La tecnologia non sarà ancora riuscita ad arrestare il trascorrere degli attimi, a fermare il tempo per donarcene in abbondanza, ma proprio da quest’ambito arriva una soluzione per chi, come tanti, non riesce a ritagliarsi un consistente arco di tempo da dedicare alla lettura. E questa soluzione porta il nome di Spritz inc., un software rivoluzionario che consente di ottimizzare i tempi di lettura.

Questo lo slogan allettante che campeggia nella official page dell’applicazione: “Spritz’s mission is to change the way people read and make communication faster, easier, and more effective”. Nel nostro idioma: “l’obbiettivo di Spritz è quello di cambiare il modo in cui le persone leggono e rendere la comunicazione più veloce, più facile e più efficace”. Una grande invenzione, insomma, che investe non solo il nostro modus legendi bensì la comunicazione in genere. Ma qual è il segreto di Spritz? Spritz inc. altro non è che un quadrante al cui interno figura una sola parola per volta. Le parole si susseguono ad una velocità che è il lettore stesso a stabilire in partenza: si va da un minimo di 100 WPM (words per minute, ovvero ‘parole al minuto’) ad un massimo di 700 WPM.

Come si legge sulla pagina ufficiale dell’app, la lettura tradizionale è rallentata principalmente da due fattori. Primo, il lettore è costretto ad inseguire con gli occhi le parole che si susseguono tra le righe, spostando di continuo lo sguardo ai margini della carta. Secondo, una normale lettura richiede un notevole “spazio fisico”, dal momento che bisogna passare da una pagina all’altra ed anche la semplice sfogliata richiede del tempo. Spritz però è in grado di rimediare ad ambedue le problematiche: il quadrante fisso ci impedisce di muovere lo sguardo a destra e a sinistra rincorrendo le parole e di conseguenza lo spazio fisico della lettura si riduce notevolmente al riquadro stesso. In questo modo potremmo allenare progressivamente la nostra capacità di lettura, che in natura va dalle 250 alle 400 WPM (parole al minuto, ricordiamolo), e diventare in grado di leggere ben 700 parole in soli 60 secondi! Questo significherebbe poter leggere mattoni come I promessi sposi o la Bibbia per intero in un solo giorno! Gli sviluppatori del software sono così fiduciosi nella loro creazione tanto da aver concesso Spritz in licenza ai produttori di alcuni dispositivi. Tra questi vi è la Samsung, che ha già collaudato l’applicazione inserendola in alcuni dei suoi prodotti (Galaxy S5 e Gear 2).

Sembrerebbe che Spritz possa fare miracoli nella lettura, che sia in grado di regalare estensioni di tempo a chi non ne possiede molto, che così anche i più frettolosi potranno divorare biblioteche intere durante i loro intervalli. Ma credete davvero che tutto ciò sia possibile?

Innanzitutto, sarà pur vero che Spritz ci consente di leggere ben 700 parole in un minuto ma è altrettanto vero che richiede la massima concentrazione, perché una piccolissima distrazione o pausa manderebbe in malora intere frasi alterando la comprensione del testo. Inoltre, aumentare la velocità di lettura potrebbe essere un errore fatale in alcuni casi: provate a leggere l’Ulisse di Joyce in poche ore e chiedetevi, alle fine di un lancinante mal di testa, cosa ne avrete capito! E infine: se Spritz inc. arrivasse a sostituire giornali, libri e riviste cartacee, cosa ne sarebbe dei libri in ‘carta’ ed ossa? Che fine farebbe il piacere della lettura, il gusto di tastare con mano la ruvida carta, di assaporarne l’odore fresco o stagionato? O il piacere di rigodere attentamente, con voluta lentezza, delle sfumature degli scrittori, della grazia dei poeti? Che fine farebbe tutto questo ben di Dio?

La lettura di un libro rientra tra le poche attività che non necessitano di essere ottimizzate e accelerate, perché ne va del risultato. Meglio un libro letto lentamente e gustato sino in fondo che cento letti meccanicamente e che non lascino alcun sapore in bocca.

Antonio Puleri

Fonte: Temperamente



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