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Leonardo Rubino. Cari lettori, che ormai mi conoscete, sapete bene che continuo a chiedermi se a Ginevra lo sapevano o no che il prendere in considerazione oggetti (neutrini) più veloci della luce comportasse il rinnegare tutta la fisica consolidata. La domanda, ovviamente, è retorica, in quanto la risposta ce l’hanno già ampiamente fornita pubblicamente. E, infatti, sappiamo tutti come è poi andata a finire.
Come potete verificare alle pagine 16, 17 e 18 del mio file su Rosebud, al seguente link:
in natura, un dato campo magnetico esisterebbe solo per certi osservatori e non per altri, dato il loro diverso status di moto relativo, ma ciò andrebbe, sul momento, a turbare la logica. Nel link sopra citato, è data banale dimostrazione del fatto che la relatività dello spazio e del tempo fa sì che una variazione della intensità della forza elettrica tra cariche sia percepita, da un altro osservatore in stato di moto relativo differente, come una nuova forza, apparentemente non più elettrica, da cui il nuovo aggettivo “magnetica”, dato dai pionieri dell’elettromagnetismo (che ancora non conoscevano la relatività) ben prima della nascita dello stesso Einstein.
Così come, in relatività speciale, la dilatazione del tempo e la contrazione delle lunghezze si hanno solo col moto, così, in elettromagnetismo classico, la forza magnetica si ha solo col movimento delle cariche. Ma guarda te, alle volte, le coincidenze…
(voglio prevenire eventuali battute di faciloni, che potrebbero obiettare che le calamite, pur stando ferme, offrono un campo magnetico: infatti, esse sono ferme solo ai loro occhi, in quanto, all’interno delle stesse, ci sono cariche elettriche che ruotano in un certo modo…)
La Teoria della Relatività Ristretta va dunque a mettere perfettamente d’accordo le equazioni dell’elettricità e del magnetismo, che vennero formulate molti anni prima, dunque in tempi non sospetti:
http://www.altrogiornale.org/request.php?40
Ma la Relatività si regge sulle Trasformazioni di Lorentz e (cose che, palesemente, alcuni, oggi, non sanno, date le “sortite”, per non dire “sparate”, neutriniche superluminali…) le stesse si reggono sul principio della velocità limite “c”, e l’elettromagnetismo tutto, che fa funzionare egregiamente tutti i nostri PC e pure quelli d’oltralpe, per quanto appena dimostrato sulla equivalenza tra forza elettrica e forza magnetica, vuole che la velocità “limite” “c” sia la velocità delle onde elettromagnetiche appunto, ossia la velocità della luce (che è un’onda elettromagnetica, guarda caso…) e non un’altra.
Affermare che la velocità limite possa essere un’altra, diversa da “c”, come peraltro fecero appunto anche oltralpe (coi loro neutrini tachionici, che poi, mesi dopo, guarda caso, vennero rinnegati!!!), col caldeggiamento della notizia da parte di canuti fisici, poi i commenti con la mancata presa di distanze da parte di canute astrofisiche e famosi matematici televisivi sotto la Mole, comporta, come naturale conseguenza, il rinnegamento ed il crollo di tutto l’elettromagnetismo consolidato, che fa invece funzionare così bene i nostri PC, i nostri cellulari e le loro costosissimissimissimissimissime strumentazioni elettroniche che usano nei loro laboratori.
Qualcuno potrebbe osservare che i neutrini hanno carica elettrica nulla e, dunque, non sono coinvolti nell’elettromagnetismo, ma quelle rarissime persone che conoscono la relatività, sanno che noi potremmo utilizzare quei fantomatici neutrini superluminali come strumento per compiere misure di spazio e di tempo in ambiti in cui ci sono cariche elettriche, vanificando così le Trasformazioni di Lorentz, e dunque le entità dei campi magnetici, che abbiamo visto essere effetti relativistici sulle forze elettriche, e dunque scalceremmo via Biot-Savart, i trasformatori elettrici non dovrebbero funzionare più come fanno ora ecc ecc ecc.
Ecco perché io (come potete verificare), alla notizia dei neutrini più veloci della luce, scrissi subito errore, nei blogs.
E, mesi dopo, mi diedero definitivamente ragione. Purtroppo, però, molti celebri rappresentanti della scienza ufficiale plaudirono alla notizia di siffatti neutrini.
Links su tali plausi possono essere trovati alla pagina 7, oppure 15, al seguente link:
Ciò fu molto grave…………….
Saluti.
Leonardo.
Featured image, Arnold Sommerfeld a Gottinga nel 1897, fisico teorico.
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