Ma in questo – continua Diego – sono stato molto chiaro con il mio avvocato: quel giorno non sarò a Napoli perché impegnato a Dubai con il mio lavoro. Ho, infatti, un contratto da rispettare con il mio club, l’Al Wasl, e voglio farlo con tutte le mie forze e le mie capacità, come ho sempre fatto in questo Paese che mi ha ridato tutto ciò che altri mi avevano rubato. Ora – dice tornando al suo contenzioso con l’Erario – dobbiamo fare soltanto una cosa: pregare per ottenere un giudizio favorevole». E poi: «Lo ripeto: il 5 aprile non sarò a Napoli, ma ainapoletani voglio dire che li porto sempre nel cuore. Un saluto, infine, anche a quanti lavorano nel settore delle Finanze e del Fisco. Ecco, è questo che mi fa piacere sappiano gli italiani».
Come dire: per favore, niente più clamori intorno a questa vicenda che per Maradona potrebbe significare anche una bella fetta di futuro. Corriere dello Sport .