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Dal grafene la lampadina più sottile del mondo!

Creato il 03 luglio 2015 da Deboramorano @DeboraMorano

144440502-fc3bbf51-fb1b-4d00-8aae-1a3b2f89c5ecUn gruppo di scienziati della Columbia University, hanno creato la lampadina più sottile del mondo riuscendo a ricavare luce dal grafene, il materiale – flessibile e resistentissimo – costituito da strati di carbonio dello spessore di un atomo.

La scoperta potrebbe, in futuro, trasformare oltre che le lampadine di casa,  anche i computer, permettendo di utilizzare la luce al posto dei circuiti elettronici nei chip.

Lo studio  è stato pubblicato su Nature Nanotechnology.

Gli scienziati hanno notato come il materiale – ultraleggero e ultraresistente – emettesse occasionalmente luce.  Approfondendo la questione, l’ équipe ha scoperto che, facendo passare la corrente attraverso un filamento fatto di piccole strisce di grafene, si poteva raggiungere una temperatura di oltre 2500 gradi centigradi, abbastanza per produrre una luce visibile. Tutto ciò, senza sciogliere gli elettrodi di metallo ai quali erano collegati in quanto il grafene, quando si scalda, è un cattivo conduttore di calore, quindi l’alta temperatura resta confinata solo in un piccolo punto al centro.

Gli scienziati con il loro lavoro hanno scritto un nuovo capitolo nella lunga saga iniziata da Edison che in principio, per la sua lampadina, utilizzò un filamento di carbonio.  Oggi, gli studiosi sono tornati allo stesso elemento, solo che stavolta nella sua forma pura  –  il grafene  –  e in una dimensione infinitesimale.

Il team sta cercando di commercializzare la nuova tecnologia ed entro cinque anni, i produttori dovrebbero essere in grado di usare il grafene per creare e mettere sul mercato luci trasparenti e flessibili.

Anche Intel e IBM stanno affrontando la difficile sfida di integrare questo tipo di luce nei chip dei propri computer.

Gli scienziati sono convinti, inoltre, di riuscire, in una decina di anni di lavoro, a rendere il grafene un successo commerciale.

(fonte: http://www.nationalgeographic.it)


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