Frequentare un corso della Stanford University senza viaggiare e indebitarsi? Sì, oggi e’ possibile. Questo grazie all’esplosione dei Massive Open Online Courses. Corsi online accessibili a chiunque e dovunque. Sono gratis e la qualità e il divertimento garantiti, provare per credere.
Cerchiamo di vedere più da vicino cosa sono questi MOOCs. Come funzionano? Chi li organizza? Come sono fatti? Ci sono lezioni settimanali, un insegnante (o facilitator), appunti da prendere e test da svolgere. Per le domande e le discussioni si usano invece i social media. Non si paga, a meno che non si vogliano ottenere dei crediti.
Un esempio fenomenale è il successo di Coursera.org . Il progetto Coursera nasce nel Gennaio 2012 e propone corsi online gratis grazie a collaborazioni con varie Università americane. Dopo soli otto mesi, gli studenti iscritti superano il milione. La provenienza è variegata e copre ben 196 paesi. Stati Uniti, Brasile, Cina e India hanno le quote più alte ma il fenomeno fa capolino anche in Italia: lo 0.71% dei partecipanti sono infatti nostri connazionali.
Se non lo avete già fatto, consiglio vivamente di aprire il link e visitare il sito.
Basta scorrere gli
Per le Università partecipanti è un’efficace formula di marketing. Consideriamo questa similitudine. Vai al supermercato e la promoter della Mulino Bianco ti fa assaggiare un pezzettino di cracker: ti piace? Se sì e magari anche molto, la probabilità di diventare cliente abiutale del prodotto è alta. Altrimenti pazienza, continuerai a comprare i cracker della Saiwa, ma intanto hai avuto la fortuna di assaggiare il nuovo prodotto della Mulino Bianco. I MOOCs raggiungono tantissimi utenti, quindi è probabile che qualcuno prima o poi sarà interessato ad ottenere un titolo e a iscriversi all’Università. Va da sé che lo sforzo per garantire corsi di qualità è garantito.
Del resto una volta terminato il corso e superato l’esame, non ci saranno nè il rilascio di un titolo né la consegna ufficiale di diploma, ma solo un attestato Coursera e, forse, qualche connessione in più su Facebook e Twitter.
Di primaria importante è generare informazione, far parlare di questo o di quel corso, diffonderlo e pubblicizzarlo.
Insomma, bando alle diffidenze e proviamo.
Concludiamo con un consiglio per i più naïve. Se vi appassionate a Coursera, non lasciate il vostro attuale lavoro per imporovvisarvi esperti di Natural Language Processing, però fatevi sì attraversare dalla curiosità intellettuale di aprire il vostro bagaglio culturale e, perché no, dalla sete di acquisire nuove competenze. O anche per quella sensazione di gioia che ci attraversa ogni volta che impariamo qualcosa di nuovo.