Cari lettori,
anche quest'anno è arrivato il momento atteso dagli appassionati di cinema di tutto il mondo: questa notte al Dolby Theatre, Hollywood, verranno consegnate le statuette dell'ottantottesima edizione del Premio Oscar, il riconoscimento più importante (o comunque il più universalmente conosciuto) in ambito cinematografico. Da molti anni questa è diventata un'occasione importante anche per gli amanti dei libri, vista la sempre maggior frequenza con cui, tra le candidature, spiccano titoli tratti da romanzi, a volte famosi, a volte invece rilanciati proprio dal film.
Anche quest'anno vi proponiamo quindi la nostra consueta carrellata dei film che potrebbero ricevere un premio stasera e che sono stati ispirati dalla letteratura. Alcuni li conoscerete già, altri magari li sentite per la prima volta e potreste voler approfondire.
Cominciamo ovviamente da lui, il più nominato (sei nominations a oggi), il più preso in giro (diciamolo: ci hanno sguazzato un po' tutti su quell'Oscar che continua a sfuggirgli), il più amato agli orsi: Leonardo DiCaprio. Se anche non avete ancora visto Revenant (The Revenant), uscito nelle nostre sale a gennaio, saprete comunque che il buon Leo ha un incontro molto ravvicinato con un grizzly di pessimo umore, e questa è solo una delle prove estreme a cui l'attore si è sottoposto (pare senza mai ricorrere alla controfigura) nella speranza di rendere la sua recitazione abbastanza realistica da convincere la giuria dell'Academy, che finora l'ha ignorato nonostante validissime interpretazioni come quelle viste in The Departed o The Aviator. Avendo visto la pellicola (che non è particolarmente originale ma è sicuramente avvincente e regala paesaggi magnifici, godibilissimi al cinema) vi posso dire che Leonardo ha fatto di meglio ma, se fosse questa l'occasione in cui si decidono finalmente a premiarlo, non sarò certo io a polemizzare. Il film, lo ricordiamo, è nominato anche per Miglior Regia (Alejandro Iñárritu), Miglior Attore non Protagonista (Tom Hardy), Miglior Film, Montaggio, Trucco, Sonoro, Costumi e Effetti Speciali per un totale di 12 nomination per questa storia di un cacciatore abbandonato dai compagni ispirata all'omonimo romanzo di Michael Punke, che racconta una versione romanzata della vera storia del cacciatore di pellicce Hugh Glass, pubblicata in Italia da Einaudi.
Questa è la storia vera di Hugh Glass. Di come è stato abbandonato da compagni che credeva amici e invece erano traditori. Di come è sfuggito alla morte quando tutti lo pensavano spacciato. Di come è sopravvissuto a un'odissea di tremila miglia nell'immensità ostile della Frontiera americana.
Questa è una storia di salvezza e avventura, di ferocia e redenzione.
Questa è la storia di una vendetta.
- Titolo: Revenant
- Autore: Michael Punke
- Editore: Einaudi
- Collana: Supercoralli
- Pagine: 304
- Prezzo: Euro 20
Passiamo a un'altra pellicola tratta da una storia vera, anche se decisamente più recente. Siamo infatti alle porte della crisi economica del 2008 e un gruppo disparato e improbabile di lavoratori del settore intuisce cosa sta per accadere e perché. E' questa la storia de La grande scommessa (The Big Short), ottimo film che adottando lo stile sulla falsariga di un documentario, ripercorre quei mesi drammatici, spiegando per la prima volta con chiarezza (e tanta ironia) quali furono i "maneggi" finanziari operati dalle banche che portarono poi tanta gente a perdere casa e lavoro. Il film, che vanta un ottimo cast, ha raccolto sei nominations tra cui quella meritatissima a Christian Bale come Miglior Attore Non Protagonista, a cui si aggiungono Miglior Film, Miglior Regia (Adam McKay), Miglior Sceneggiatura Non Originale e Miglior Montaggio. Il film è tratto dall'omonimo romanzo di Michael Lewis portato in Italia in occasione dell'uscita del film, da Rizzoli.
Scommettere contro il sistema e guadagnarci. È quello che ha fatto un piccolo gruppo di speculatori visionari dopo aver intuito cosa stava succedendo sul mercato, ben prima dello scoppio della crisi mondiale nel 2008. Ne hanno approfittato, facendo a volte precipitare gli eventi e uscendone vincenti. La grande scommessa è la storia della crisi dal loro punto di vista. Personaggi fuori dagli schemi, "eroi" dai caratteri difficili, sconosciuti ai più ma fondamentali per capire che cosa è successo veramente. Una coppia di ragazzi partita con 100 mila dollari da un garage; un medico che gioca a investire a tempo perso nelle (pochissime) ore libere e divulga consigli finanziari in un forum; il trader arrogante che pensava di saperne una più degli altri, e che scoprirà di aver ragione. In comune, una certa "eccentricità" che li ha portati a non ascoltare il senso comune, la droga collettiva che spingeva tutto il resto del mercato a pensare che i rendimenti sui mutui e sui derivati non sarebbero mai finiti.
- Titolo: The Big Short. Il grande scoperto
- Autore: Michael Lewis
- Editore: Rizzoli
- Collana: Etas
- Pagine: 284
- Prezzo: Euro 21
Altro film di cui si è lungamente parlato e ironizzato (ma quanti soldi sono stati spesi negli anni per salvare Matt Damon e riportarlo a casa?) è The Martian (The Martian) di Ridley Scott, che quest'anno ha visto sfumare la possibilità di una nuova candidatura come regista ma si è potuto consolare con le nomination per Miglior Film, Miglior Attore Protagonista (Matt Damon, appunto), Miglior Sceneggiatura Non Originale, Scenografia, Effetti visivi, Sonoro e Montaggio Sonoro. Il film, che definirei avvincente ma un po' scontato, è un adattamento piuttosto fedele del romanzo di fantascienza, anche in questo caso omonimo, di Andy Weir, inizialmente uscito tramite self-publishing come ebook nel 2011 e poi ripubblicato in cartaceo nel 2014, lo stesso anno in cui Newton Compton l'ha tradotto in italiano con il titolo di L'uomo di Marte, per poi aggiornarlo a Sopravvissuto - The Martian in seguito all'uscita del film.
Mark Watney è stato uno dei primi astronauti a mettere piede su Marte. Ma il suo momento di gloria è durato troppo poco. Un'improvvisa tempesta lo ha quasi ucciso e i suoi compagni di spedizione, credendolo morto, sono fuggiti e hanno fatto ritorno sulla Terra. Ora Mark si ritrova completamente solo su un pianeta inospitale e non ha nessuna possibilità di mandare un segnale alla base. E in ogni caso i viveri non basterebbero fino all'arrivo dei soccorsi. Nonostante tutto, con grande ostinazione Mark decide di tentare il possibile per sopravvivere. Ricorrendo alle sue conoscenze ingegneristiche e a una gran dose di ottimismo e caparbietà, affronterà un problema dopo l'altro e non si perderà d'animo. Fino a quando gli ostacoli si faranno insormontabili...
- Titolo: Sopravvissuto - The Martian
- Autore: Andy Weir
- Editore: Newton Compton
- Collana: Nuova narrativa Newton
- Pagine: 380
- Prezzo: Euro 12
Un po' a sorpresa sono state invece le candidature per Room (id.) e soprattutto per la sua protagonista, la semi-sconosciuta Brie Larson, che vanta in realtà diversi ruoli in sit-com e film soprattutto indipendenti, oltre che la regia di due corti, Weighting (2011), e The Arm (2012). La Larson è balzata all'attenzione del grande pubblico grazie alla vittoria al Golden Globe e alla candidatura agli oscar per il ruolo di "Ma", la giovane donna rapita e segregata per anni con il figlioletto, protagonista del film di Lenny Abrahamson (a sua volta nominato per la regia), tratto dall'omonimo libro di Emma Donoghue, che abbiamo recensito sulle nostre pagine e che da noi è stato tradotto con il titolo di Stanza, letto, armadio, specchio, edito da Mondadori. Il film si è aggiudicato anche la candidatura per la Miglior Sceneggiatura non Originale e molti danno il nome della Larson come probabile vincitrice.
Jack ha cinque anni e la Stanza è l'unico mondo che conosce. È in quel luogo chiuso all'esterno che è nato e cresciuto, è lì che vive con Ma', senza esserne mai uscito. Con Ma' impara, legge, mangia, dorme, gioca. I suoi compagni sono gli oggetti contenuti nella Stanza, si chiamano Letto, Specchio, Piumone, Labirinto. Di notte a volte Ma' lo chiude dentro Armadio e spera che lui dorma quando Old Nick viene a farle visita. La Stanza è la casa di Jack, ma per Ma' è la prigione dove Old Nick la tiene rinchiusa da sette anni. Grazie al suo amore e alla sua determinazione, Ma' ha creato per Jack una straordinaria possibilità di vita, gli ha costruito intorno un mondo forse migliore del nostro. Per lui non esiste altra realtà, e quella che filtra dalla Tv non esiste davvero. Però Ma' sa che non potrà mai essere abbastanza, né per lei né per Jack. E così escogita un piano per fuggire, contando sul coraggio di quel bambino un po' speciale, e su una buona dose di fortuna. Ma non sa quanto sarà difficile il passaggio da quell'universo chiuso al mondo là fuori...
- Titolo: Stanza, letto, armadio, specchio
- Autore: Emma Donoghue
- Editore: Mondadori
- Collana: Scrittori italiani e stranieri
- Pagine: 339
- Prezzo: Euro 19,50
Largamente pubblicizzato ma con una tematica che difficilmente attirerà il grande pubblico è invece Carol (id.), pellicola che si distingue soprattutto per le interpretazioni delle due straordinarie protagoniste, Cate Blanchett - nominata come Miglior Attrice - e Rooney Mara, giunta alla celebrità con il ruolo di Lisbeth Salabder nell'adattamento della trilogia di Stieg Larsson e ora nominata come Migliore Attrice non Protagonista. Il film, che ha avuto una gestazione lunghissima (quasi nove anni), racconta la controversa storia d'amore tra una giovane commessa e una altera e raffinata cliente nell'America della Guerra Fredda che considerava l'omosessualità come un disturbo sociopatico della personalità (una posizione ancora condivisa da molti purtroppo in tempi odierni, nel nostro modernissimo Paese).
Un melodramma intimo, raccontato quasi interamente attraverso una serie di flashback, che si è aggiudicato anche le candidature per la Miglior Sceneggiatura Non Originale, Miglior colonna sonora originale, Miglior fotografia e Migliori costumi. Il libro da cui è stato tratto è un classicone di Patricia Highsmith, pubblicato in America nel 1952 con l'enigmatico titolo The price of salt, mentre da noi Bompiani l'ha portato con il titolo con cui è più noto, Carol appunto.
Therese, diciannove anni, è un’apprendista scenografa che, per raggranellare qualche soldo, accetta un lavoro temporaneo in un grande magazzino durante il periodo natalizio. Il suo rapporto sentimentale con Richard si trascina stancamente, senza alcuna passione, tra voglia di coinvolgimento e desiderio di fuga: anche il viaggio che hanno progettato in Europa ora la intimorisce, le incute un’apprensione e una paura che non sa spiegarsi. È soltanto il rifiuto di un futuro che sta diventando troppo incombente, oppure si tratta dell’ennesimo indizio che la sua relazione amorosa è ormai giunta alla fine? La vita le appare come una nebulosa, come un’enorme incognita che non sa affrontare, finché, in una gelida mattina di dicembre, nel reparto giocattoli dove lavora non compare una donna bellissima e sofisticata, in cerca di doni per la figlia. I grigi occhi della sconosciuta catturano Therese, la turbano e la soggiogano, e d’un tratto la giovane si ritrova proiettata in un mondo di cui non sospettava nemmeno l’esistenza. È l’amore, delicato e titubante, languido e diverso, disperato e segnato da crisi e recriminazioni, eppur sempre sconvolgente come la vicenda che le due donne si apprestano a vivere, una storia in cui Patricia Highsmith ha saputo magistralmente fondere la suspense dei suoi thriller e la dolcezza del suo animo
- Titolo: Carol
- Autore: Patricia Highsmith
- Editore: Bompiani
- Collana: Tascabili
- Pagine: 284
- Prezzo: Euro 10,00
Altro film a tematica controversa e attuale è quello trattato da The Danish Girl (id.), del regista de Il discorso del re Tom Hooper. Uscito nella sale italiane proprio questo mese, il film si distingue soprattutto per l'interpretazione del bravo Eddie Redmayne, nominato infatti come Miglior Attore e che probabilmente ricorderete come vincitore dello stesso premio l'anno scorso per la sua impressionante interpretazione del fisico Stephen Hawking ne La teoria del tutto. Redmayne si presenta come il principale avversario di Leonardo DiCaprio con un ruolo complesso e di solito amato dall'Academy, quello del pittore danese Einar Wegener che nei primi del Novecento scopre quasi per caso un lato femminile che diventa prepotentemente impossibile da ignorare e che lo porterà a scegliere di vivere la seconda parte della sua vita come donna. Al suo fianco una rivelazione del cinema nordeuropeo, Alicia Vikander, nei panni appunto della moglie che involontariamente fa scoprire al marito il suo lato nascosto e che molti danno come favorita per la vittoria nella categoria di Miglior Attrice Non Protagonista.
Il film vanta anche candidature per Migliori costumi e Miglior scenografia ed è stato tratto dall'omonimo romanzo di David Ebershoff, portato in Italia da Giunti Editore:
Che cosa succede quando vedi la persona che ami cambiare radicalmente sotto i tuoi occhi? Tutto nasce da un semplice favore che una moglie chiede a suo marito durante una giornata qualsiasi. "The Danish Girl" di David Ebershoff, un romanzo sui lati oscuri e misteriosi dell'amore e della sensualità. Siamo a Copenaghen, inizi Novecento: entrambi stanno dipingendo nel loro atelier, lui realizza paesaggi velati dalla nebbia del Nord; lei ritrae su enormi tele i ricchi committenti della borghesia cittadina. Proprio per completare uno di questi lavori, il ritratto di una nota cantante d'opera, Greta domanda al marito di posare in abiti femminili. Da principio Einar è riluttante, ma presto viene completamente sedotto dal morbido contatto della stoffa sulla sua pelle. Via via che si abbandona a questa esperienza, il giovane entra in un universo sconosciuto, provando un piacere che né lui né Greta avrebbero mai potuto sospettare. Quel giorno Einar ha un'autentica rivelazione: scopre infatti che la sua anima è divisa in due e forse lo è stata sempre: da una parte l'artista malinconico e innamorato di sua moglie, dall'altra Lili, una donna mossa da un prepotente bisogno di vivere...
- Titolo: The danish girl
- Autore: David Ebershoff
- Editore: Giunti
- Collana: Scrittori Giunti
- Pagine: 368
- Prezzo: Euro 18
Uscirà invece il 17 marzo nei cinema italiani Brooklyn (id.) di John Crowley, altro film piuttosto tradizionale nell'impostazione che si è fatto notare soprattutto per l'interpretazione di Saoirse Ronan (la ricordate in Espiazione e The Grand Budapest Hotel?), candidata come Miglior Attrice Protagonista. La pellicola ha guadagnato anche la candidatura come Miglior Film e Miglior Sceneggiatura non Originale, adattata per il grande schermo nientemeno che da Nick Hornby, e tra parentesi vanta nel cast anche due eccellenti caratteristi del cinema inglese come Julie Walters e Jim Broadbent. Il film racconta una storia piuttosto classica, quella dell'emigrante irlandese (quanti ne abbiamo visti!) divisi tra l'amore per la propria terra e il desiderio di indipendenza, fomentato dalla giovane e turbolenta America. La storia ha un'impostazione tradizionalmente melodrammatica, in linea con quella del romanzo omonimo che l'ha ispirata, di Colm Tóibin, edito anche questo da Bompiani:
Non è facile trovare lavoro a Enniscorthy, una cittadina nel sudest dell'lrlanda. I primi anni cinquanta sembrano seminare solo insoddisfazione e nostalgia per un benessere che non c'è, neppure all'orizzonte. La giovane Eilis Lacey, prigioniera del confronto quotidiano con la madre e la sorella Rose, non vede davanti a sé alcuna prospettiva, finché l'imprevedibile visita di un prete emigrato, padre Flood, le fa scorgere l'opportunità di una vita diversa, al di là dell'oceano, a New York. E sarà proprio a Brooklyn che Eilis riuscirà a trasformare il passato in un futuro libero e propizio. E l'incontro con Tony, un ragazzo da amare, farà del sogno una reale possibilità che cambierà la sua vita, forse, per sempre. Colm Tóibín racconta una storia d'amore fatta di passioni e cadute; e la vertigine di Eilis, nella scelta fatale tra senso del dovere, appartenenza alla famiglia e desiderio di libertà, in quella linea d ombra tra l'adolescenza e l'età adulta.
- Titolo: Brooklyn
- Autore: Colm Tóibin
- Editore: Bompiani
- Collana: Letteratura straniera
- Pagine: 336
- Prezzo: Euro 18.50/li>
E' tratto invece da un racconto di David Constantine 45 anni (45 years), film britannico presentato al 65° Festival del Cinema di Berlino, dove i due protagonisti, Charlotte Rampling e Tom Courtenay, hanno vinto l'Orso d'argento per le loro interpretazioni. La Rampling replica con la candidatura agli Oscar come Miglior Attrice, unica nominata per questo dramma da noi uscito il novembre scorso un po' in sordina, una storia che solitamente non attira il grande pubblico, quella di una coppia sposata da 45 anni, la cui tranquillità è turbata all'improvviso da una lettera che riporta a galla passati amori, creduto sepolti e dimenticati.
Il racconto di Constantine, intitolato In another country, è da noi inedito ma può essere acquistato in diverse librerie online all'interno di una raccolta di racconti:
The first American publication by one of the greatest living fiction masters, In Another Country spans David Constantine's remarkable thirty-year career. Known for their pristine emotional clarity, their spare but intensely evocative dialogue, and their fearless exposures of the heart in moments of defiance, change, resistance, flight, isolation, and redemption, these stories demonstrate again and again Constantine's timeless and enduring appeal.
- Titolo: In another country: Selected Stories
- Autore: David Constantine
- Editore: Comma Press
- Pagine: 224
- Prezzo: Euro 14.00
E' basato su una biografia invece L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo di Jay Roach, che ha portato alla sua prima nomination Bryan Cranston, il celebre Walter White della serie tv Breaking Bad, che l'ha lanciato definitivamente come attore di altissimo spessore. Presentato l'anno scorso al Toronto Film Festival, è uscito proprio questo mese in Italia dove al momento questa storia vera non sembra aver attirato particolarmente l'attenzione. Il tema è interessante ma forse più adatto a un pubblico americano che meglio conosce il periodo della caccia alle streghe degli anni '50, quando moltissime persone, tra le quali esponenti di primo piano della Hollywood impegnata nei diritti civili, come appunto lo sceneggiatore Trumbo, furono arrestate, interrogate e spesso rovinate dall'accusa di essere simpatizzanti comunisti e quindi responsabili di attività anti-americane.
Rizzoli, sempre attenta alle nuove uscite cinematografiche, si è occupata di portare in Italia la biografia di Bruce Cook da cui il libro è stato tratto:
"Lei è mai stato membro del Partito comunista?" Alla domanda di J. Parnell Thomas, senatore e presidente della Commissione per le attività antiamericane, Dalton Trumbo - lo sceneggiatore più pagato e ammirato di Hollywood - non risponde. Alle sue spalle, per sostenerlo, ci sono Humprey Bogart, Lauren Bacali, Gene Kelly, John Garfield e John Huston. È il 1947, e negli Stati Uniti l'ondata di paranoia anticomunista investe anche gli studios: centinaia di registi, attori e scrittori sono chiamati a deporre. Solo dieci di loro, gli Hollywood Ten, saranno inquisiti e imprigionati per essersi rifiutati di parlare, di tradire compagni e amici. Da allora Trumbo sarà costretto a lavorare per il mercato nero, senza poter firmare le sceneggiature di capolavori come Vacanze romane e La più grande corrida. È solo nel 1960 che Kirk Douglas, produttore e protagonista dello Spartacus di Stanley Kubrick, vuole scrivere il suo nome chiaro e tondo nei titoli di testa del film. "In ogni città e provincia liste di dissidenti sono già compilate" è lo battuta più celebre di Laurence Olivier nelle vesti del generale Crasso. "Trumbo è, senza dubbio, un prodigio della volontà. Ha sempre tenuto duro: è sopravvissuto, ha prevalso, ha persino trionfato. Si potrebbe persino prenderlo come esempio di un certo tipo di valori - tenacia, indipendenza, perseveranza - che oggigiorno sono diventati parecchio rari."
- Titolo: L'ultima parola. La vera storia di Dalton Trumbo
- Autore: Bruce Cook
- Editore: Rizzoli
- Collana: Saggi stranieri
- Pagine: 409
- Prezzo: Euro 19.00