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Dal MoMa di New York a Luino: inaugurata la mostra sul “Mini Pocket” di Frattini in omaggio a Piero Chiara

Creato il 28 febbraio 2016 da Stivalepensante @StivalePensante

E’ uno sguardo raggiante e soddisfatto quello dell’artista Vittore Frattini che ieri, dopo ben 42 anni, ha presentato il “Mini Pocket” per la prima volta a Luino, in omaggio a Piero Chiara. L’incontro, tenuto presso lo spazio “Gocce d’Arte”, è stato condotto da Mauro della Porta Raffo, mentre a volere l’esposizione l’architetto Riccardo Chisari, in collaborazione con il Comune di Luino, per il quale ha presenziato l’assessore alla Cultura, Piermarcello Castelli.

Dal MoMa di New York a Luino: inaugurata la mostra sul “Mini Pocket” di Vittore Frattini in omaggio a Piero Chiara. Si è riproposto ieri pomeriggio al pubblico luinese, per la prima volta dalla pubblicazione, 42 anni fa, il “Mini Pocket” di Vittore Frattini. Il “quadernetto” fu stampato nel 1974, edito da Giorgio Upiglio di Milano, in 1500 esemplari di cui 99 copie con acqueforti originali di Frattini: all’interno vi è la presentazione di Piero Chiara. Oltre a svelare i contenuti e il contributo letterario di Piero Chiara, con tutta la documentazione originale, Frattini e Mauro della Porta Raffo hanno intrattenuto i presenti con alcuni aneddoti e storie divertenti proprio sullo scrittore luinese, del quale quest’anno ricorre il trentesimo anniversario dalla morte. Vittore Frattini rappresenta un elemento di spicco tra gli artisti, a livello nazionale e internazionale, dell’arte contemporanea.

“Per me è una grande soddisfazione presentare dopo 42 anni il ‘Mini Pocket’ a Luino – spiega il 79enne Vittore Frattini -. E’ stata un’occasione fantastica perchè, dopo averlo portato in tanti altri posti, presentarlo qui è il più bell’omaggio che si potesse fare a Piero Chiara. L’evento è nato casualmente ed è stato molto piacevole”.

“Piero Chiara era un amico di mio padre, che era il direttore dell’Ente Nazionale del Turismo di Varese - racconta Mauro della Porta Raffo -. Prima del 1962, con il boom e il successo de ‘Il piatto piange’, Chiara era conosciuto negli ambienti varesini come una persona di cultura che aveva molti riferimenti e conoscenze nel campo artistico. Così era diventato uno dei consulenti dell’Ente quando si venivano organizzati eventi culturali. Quindi ho frequentato Piero Chiara sin da piccolo. In giovane età, poi, mi sono iscritto alla ‘Gioventù Liberale’ e con mia grande sorpresa ho scoperto che lui era il segretario provinciale, ma lo teneva nascosto. Sosteneva che nascondendo le sue ideologie politiche poteva essere un artista conosciuto e riverito, ma se si fosse saputo la sinistra italiana lo avrebbe ostracizzato. Faceva moltissimo, ma non voleva mai apparire. Questa frequentazione con lui è durata per moltissimo tempo. Anche con Vittore ci conosciamo da moltissimi anni. Tutti quanti ci siamo dedicati, tra virgolette, all’arte. Ho frequentato casa Frattini da sempre, Chiara la frequentava a sua volta, è così è nata una specie di sodalizio. Il ‘Mini Pocket’ esposto è un’opera straordinaria. E’ stato esposto anche al MoMa di New York e al suo interno ha una meravigliosa presentazione di Piero Chiara scritta a mano”.

“Vorrei ringraziare anzitutto Piero Chiara – spiega Riccardo Chisari -, perchè senza di lui non saremmo qui a sognare e a fantasticare. Lui continua a parlarci, nonostante siano ormai passati tanti anni, mentre noi continueremo ad omaggiarlo. Il 31 dicembre sarà il trentesimo anno della scomparsa dello scrittore e vorrei mandare un messaggio: facciamo che ci sia un grande ricordo. Dobbiamo fare qualcosa di straordinario per Chiara, che culturalmente ha regalato tanto a Luino”.


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