
Ognuno di noi ha probabilmente almeno un amico renziano che rischia di restare vittima di questo apatico destino: affinche ciò non accada è bene che ogni persona di buona volontà si faccia carico della disgraziata condizione di queste persone accorrendo in loro aiuto. Portateli fuori, fateli ridere, fateli bere. Leggetegli i discorsi di qualche vero politico del passato, spiegate chi erano Calamandrei e i Costituenti del 1946. Restituitegli la capicità di incazzarsi sul serio, inoculate loro massicce dosi di cattiveria, naturalmente quella sana. Sostituitegli i dischi di Jovanotti con quelli di Piero Ciampi. Bandite dalle loro vite i comici di Zelig e Made in Sud e fategli vedere i vecchi spettacoli di Luttazzi, oppure Benigni: non quello sbiadito di oggi ma il toscanaccio iconoclasta del periodo Televacca - Il piccolo diavolo. Seppure meno incisivo è consigliato anche Guzzanti, ovviamente quello bravo. Col tempo,a piccole dosi, potrebbero arrivare ad apprezzare addirittura i Monty Python. Portateli al cinema, a meno che non vogliano andare a vedere Zalone o Fabio Volo. Fondamentale: la lettura degli editoriali di Sorgi, Pigi Battista e Menichini può determinare effetti devastanti sul telencefalo umano, mentre i tweet di Vittorio Zucconi, seppure non letali, possono portare molti soggetti a sviluppare la temibile sindrome da cortigianeria acuta (il cui insorgere è evidenziato da improvvisi spasmi di adulazione verso il primo grullo che passa). E' importante sostituire prontamente questi imbrattacarte con veri giornalisti liberi: non è facile trovarne ma ancora ce ne sono. E sapete dove trovarli. Non fate mai mancare l'affetto a queste persone: è importante che comprendano che non sono sole e che dal renzismo tutti possono guarire. Perfino la Picierno.