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Dal tabacco una nuova cura per la malaria

Creato il 14 marzo 2012 da Eurodoctor

ImmagineDel tabacco si parla spesso male in quanto associato al vizio del fumo. Ma se per i fumatori il tabacco è un grave danno alla salute, potrebbe però non esserlo per chi ha contratto la malaria. Infatti stando ad una recentissima ricerca di un team di ricercatori dell’Università di Gerusalemme, il tabacco potrebbe rivelarsi una nuova cura per la malaria.

Per il coordinatore della ricerca, Alexander Vainstein, il tabacco se modificato geneticamente è in grado di produrre una sostanza efficace per la cura della malaria. Si tratta dell’artemisinina, uno schizonticida ematico già da tempo noto per le sue proprietà antimalariche.

L’artemisinina è presente nel tabacco in piccolissime quantità ma a quanto pare sarebbe possibile una produzione sintetica maggiore di questa sostanza. Purtroppo però i costi della produzione sintetica dell’artemisinina sono assai elevati e rende impossibile l’accesso alla cura per la malaria a tantissime persone che vengono colpite da questo virus.

Attività schizonticida per la cura della malaria: Malarone

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L’artemisinina si rivela una efficace cura per la malaria grazie all’attività schizonticida, tuttavia sono ancora in una fase embrionale gli studi relativi alla maggiore produzione di questa sostanza mediante il tabacco. Attualmente però esistono farmaci per la cura della malaria  che hanno proprietà simili a quelle dell’artemisinina.

Quali? Uno dei principali farmaci ad azione schizonticida è Malarone. Questo farmaco antimalarico prevede un’associazione a dose prefissata di atovaquone e proguanile cloridrato, con attività ematica e con attività contro gli schizonti epatici di Plasmodium falciparum.

Infatti è indicato per la profilassi della malaria causata dal virus Plasmodium falciparum, per il trattamento in fase acuta della malaria non complicata da Plasmodium falciparum e nei casi di malaria in cui altri farmaci siano risultati inefficaci.

 



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