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Dal Titanic ai giorni nostri: cento anni di sicurezza in mare.

Creato il 16 aprile 2012 da Dreamblog @Dreamblog

Esattamente cento anni fa, nella notte tra il 14 e 15 aprile del 1912, il Titanic andava a finire contro l’iceberg.

Dal Titanic ai giorni nostri: cento anni di sicurezza in mare.

E mentre una corona di fiori è stata gettata ieri nelle acque gelide dell’Atlantico dai passeggeri della Balmoral, la nave da crociera che sta seguendo la rotta del celebre transatlantico, nel punto esatto in cui si inabissò, a tre mesi dal naufragio di Costa Concordia, lo European Cruise Council (ECC), l’organismo europeo che rappresenta le maggiori società crocieristiche europee, ha resa nota una sintesi su quelle che sono state nel corso del secolo le principali tappe in materia di sicurezza in mare.

Dal Titanic ai giorni nostri: cento anni di sicurezza in mare.

European Cruise Council insieme all’altra maggiore associazione mondiale, la Cruise Lines International Association, CLIA, nel febbraio scorso hanno avanzato una proposta di revisione complessiva delle attuali norme che regolano la sicurezza in mare.

Questa iniziativa rappresenta l’ultima e più avanzata proposta per quanto riguarda le norme internazionali di sicurezza. Norme che sono contenute nella convenzione internazionale chiamata SOLAS (Safety Of Life At Sea).

Le maggiori compagnie mondiali attraverso ECC e CLIA hanno sottoposto la loro proposta al Comitato per la Sicurezza Marittima dell’IMO (International Maritime Organization), che ha già accolto lo scorso febbraio alcuni punti di revisione.

Per esempio è stata varata la Passenger Muster Policy, che impegna gli operatori di tutti gli Stati membri a completare le attività informative sulla sicurezza prima della partenza dal porto, e non più entro 24 ore dalla partenza.

Dal Titanic ai giorni nostri: cento anni di sicurezza in mare.
Inoltre, è stato accolto in SOLAS l’obbligo per gli Stati membri di segnalare gli eventi classificati come ‘very serious’, per arrivare alla realizzazione di una banca dati pubblica e immediatamente accessibile capace di archiviare i dati di tutti gli Stati membri per le tipologie di incidente previste.

Alla luce di questa proposta, l’European Cruise Council ha reso nota una sintesi di quanto è stato fatto nel settore in tema di sicurezza nel corso dell’ultimo secolo. Un percorso che parte dall’istituzione del SOLAS (1912-1914) per arrivare alle più recenti procedure di sicurezza.

Queste, schematicamente, le tappe principali:

  • 1912: naufragio del Titanic;
  • 1914: viene istituito il SOLAS e, a partire dagli Anni Venti, vengono applicati i primi sistemi di monitoraggio degli ostacoli e dei fondali;
  • ANNI QUARANTA: vengono introdotte nuove tecniche di costruzione degli scafi e dei sistemi di navigazione radio.
  • 1948: nasce il primo organismo internazionale marittimo IMCO, successivamente diventato IMO;
  • ANNI SESSANTA: si sviluppano la computerizzazione della progettazione cantieristica e i sistemi radar;
  • ANNI SETTANTA: le convenzioni internazionali si evolvono con l’obiettivo di prevenire rilascio di sostanze inquinanti e collisioni in mare;
  • ANNI NOVANTA: arriva il GPS per l’individuazione della posizione della nave;
  • DUEMILA: istituita l’obbligatorietà della ‘scatola nera’ su tutte le nuove navi e vengono via via definiti precisi protocolli di salvataggio e relative modalità di comunicazione; -2004: arriva il codice ISPS a garanzia della sicurezza delle navi all’interno dei porti.
  • 2012: i primi mesi dell’anno hanno visto questo percorso proseguire nella direzione di una sicurezza sempre maggiore, culminato appunto con la richiesta di CLIA e ECC di una revisione di SOLAS sia per quanto riguarda la messa a punto di una banca dati sugli incidenti da classificare ‘very serious’, sia per l’informativa generale ai passeggeri prima di lasciare il porto.
(ANSA)

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