La sua voce a volte sembrava un canto, ma il più delle volte era una carezza che sfiorava l’anima di tutti coloro che la ascoltavano. Il lento oscillare del Dalai Lama mentre spiegava gli insegnamenti è riuscito ad ipnotizzare una platea di migliaia di persone, bambini compresi, che per ore non hanno emesso alcun suono.
Tanti gli insegnamenti buddisti di cui ha parlato, in inglese e tibetano, ma quello di importanza fondamentale è l’invito ad usare l’intelligenza in maniera opportuna, che però da sola non basta. Deve essere affiancata dal buon cuore, dall’amore e dalla consapevolezza del non dover mai fare del male a qualcuno, né con i fatti né con le parole.
L’intelligenza deve essere usata per osservare le situazioni, analizzarle, valutarle da diversi punti di vista per vederle nella realtà, non secondo l’immagine di esse che noi abbiamo creato. Uno stimolo alla cooperazione evitando il conflitto e alla meditazione per eliminare la sofferenza perché tutti abbiamo il diritto ad essere felici. Concetti che sono un po’ diversi dalla visione occidentale, ma che il Dalai Lama è riuscito a spiegare adattandoli alla nostra realtà.
Mentre Sua Santità parlava in tibetano, mi ha colpita in modo particolare un suono: RAM. Non conosco la lingua e non so per certo a cosa fosse riferito in quel contesto, però ogni volta che quel suono veniva emesso ho sentito vibrazioni diverse ed ho investigato sul suo significato.
RAM è uno dei suoni utilizzati nei mantra; corrisponde al terzo chakra e al colore giallo ed è associato alla necessità di controllare lo stress trasformandolo in energia positiva.
Sarà certo una coincidenza, ma a me piace pensare che questo sia l’insegnamento che il Dalai Lama ha lasciato proprio a me.
Dalai Lama: hypnotic wisdom
His voice sometimes seemed like a song, but most times it was a caress that touched the soul of all who listened. The slow rocking of the Dalai Lama while he explained Buddhist teachings has managed to mesmerize an audience of thousands of people, including children, who for hours have no sound.
Many were the Buddhist teachings of which he spoke in English and Tibetan, but the most important is the invitation to use intelligence in a timely manner, but alone it is not enough. Must be accompanied by a good heart, love and awareness that you never have to hurt someone, as with facts as with words.
Intelligence must be used to observe the situation, analyze it, evaluate it from different points of view to see them in the reality of facts, not according to the image of them that we have created. A stimulus to cooperation avoiding conflict and meditation to eliminate suffering because we all have the right to be happy. Concepts that are a little bit different from the Western view, but that the Dalai Lama was able to explain adapted to our life.
While His Holiness spoke in Tibetan, struck me in particular a sound: RAM. I don’t know the tibetan language and I don’t know for sure what was reported in that context, but every time I heard that sound I felt a different vibration and I investigated about its meaning.
RAM is one of the sounds used in mantras; corresponds to the third chakra and the color yellow and it is associated with the need to control stress, transforming it into positive energy.
It is certainly a coincidence, but I like to think that this is the teaching that the Dalai Lama has left to me.