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Dall'america potenziale pericolo nucleare? voci come sempre poco chiare

Creato il 20 marzo 2011 da Alessandro @AleTrasforini
Il conteggio della strage naturale parla di 8133 vittime e 12272 dispersi, in quel mix fatale che è stato determinato dalla fusione tra terremoto e conseguente tsunami di portata apocalittica.
Esulando dalle cause attribuibili a Madre Natura, è lecito interrogarsi sul reale numero di vittime che potranno esserci a seguito della radioattività sprigionata dalla centrale morente di Fukushima.
E' stata rilevata la presenza di iodio radioattivo in prodotti alimentari (acqua, latte e spinaci) provenienti dalla zona di Fukushima. E' stato rilevato anche rischio di nube radioattiva, che potrebbe senza limiti viaggiare liberamente sui cieli del mondo: California e coste americane sono in questi momenti poste sotto strettissima sorveglianza.
I problemi derivanti da contaminazione radioattiva hanno un impatto devastante sul lungo termine; è impossibile valutare con efficacia un fenomeno come questo a soli nove giorni dall'evento scatenante.
Il peggio potrebbe arrivare tramite morti premature, tramite malformazioni nelle generazioni future o tramite svuotamento totale dei territori ritenuti contaminati, per un tempo assolutamente imprecisato ed indetermiabile.
E' impossibile guardare con certezza assoluta al fenomeno della radioattività.
In quel di Chernobyl riecheggiano ancora ricordi terribili, ad oltre 25 anni dall'evento. Nonostante i tentativi disperati per riportare in sicurezza questi maledetti reattori, è ormai un rischio incontrollabile quello della contaminazione?
I riferimenti giapponesi valutano un raggio di rischio prossimo ai 30 km, mentre quelli americani fanno riferimento a minimo 90 km da Fukushima.
La Tepco, ovvero la società elettrica che gestisce le centrali nipponiche, ha fatto pervenire scuse ufficiali all'intero Giappone. Predata dai file di Wikileaks ed ormai schiacciata dall'evidenza dei fatti, la società ha ritenuto opportuno dare scuse formali per bocca del suo director managing Akio Komiri.
Nel mentre, a macchia d'olio riemerge il rischio nucleare in tutte quelle altre potenze e super-potenze che fanno uso dell'energia atomica. Nella sola America, il Presidente Barack Obama aveva chiesto alla Nuclear Regulatory Commission (NRC) un aggiornamento sullo stato di salute dei reattori nelle centrali nucleari interne al Paese.
I controlli hanno portato notizie non buone, come era purtroppo ampliamente prevedibile: nel dettaglio, le centrali americane avrebbero al loro interno evidenti problemi di manutenzioneerrori di progettazione e scadenti controlli di sicurezza e prevenzione.
Nel solo 2010 la stessa NRC aveva rilevato in tutto l'insieme 14 gravi falle nella sicurezza, ritenute giustamente troppe per un'industria matura come quella dell'energia nucleare.
Si delineano altri potenziali rischi, tenendo conto degli altissimi rischi di sismicità esistenti in terra americana e dell'elevato numero di centrali più vecchie di dieci anni?
Esiste la possibilità di una nuova Fukushima anche nell'altro polo tecnologico mondiale?
Le domande sono troppe, le risposte come sempre troppo poche e poco chiare.
Per saperne di più:
http://www.ecoblog.it/post/12293/centrali-nucleari-usa-insicure-come-fukushima-che-fara-obama
http://www.ecoblog.it/post/12291/tepco-si-scusa-con-le-lacrime-con-i-giapponesi-e-ammette-il-pericolo-radiazioni-a-fukushima-daiichi
DALL'AMERICA POTENZIALE PERICOLO NUCLEARE? VOCI COME SEMPRE POCO CHIARE

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