Una biografia nazionale: 1470 anni di storia italiana.
La storia d’Italia dalla caduta dell’Impero romano nel 476 d.C. alla proclamazione della Repubblica italiana nel 1946. Un millennio e mezzo di vicende patrie che Mino Milani, con consolidata proprietà, perizia e garbo, consegna ai lettori in Dall’Impero alla Repubblica. 1470 anni di storia italiana (Mursia, pagg. 472, euro 20,00).
Sin dalle prime pagine Milani entra nel merito della peculiarità italica e delle sue molte e possibili diramazioni: siamo alle prese con il tramonto e gli ultimi momenti di quella latinità che aveva fatto della penisola il centro di irradiazione di una civiltà eccezionale. È il via libera a una frattura senza precedenti fra società e individui, fra ristrette élite che tutto possono e hanno e il grosso della popolazione tagliata fuori da qualsiasi relazione con il potere. Una separazione piena di conseguenze fra alto e basso che attraverserà molti secoli.
Spesso fonte d’arte e di cultura, l’Italia conosce più di una risorgenza a cominciare dagli splendori della corte di Federico II, sino all’epoca gloriosa dei Comuni e ai trionfi del Rinascimento; più spesso resta, però, territorio di conquista e di spartizione fra i pesi massimi della vecchia Europa. Appassionato studioso di Garibaldi e del Risorgimento e buon conoscitore di milizie e battaglie, Milani dedica anche spazio ai moti ottocenteschi e alle due guerre mondiali, fino ad approdare alle soglie della nuova Italia che sorge dopo il tracollo del regime fascista.
Mino Milani, pavese, classe 1928, è autore di libri di storia, d’amore e d’avventura, oltre ad aver cresciuto generazioni di giovani lettori con le avventure di Tommy River e Martin Cooper. Fra i suoi libri, i romanzi La guerra sia con me (2005), Perdere la testa (2008) e Romanzo militare (2011) e l’autobiografia Piccolo destino (2010). Ha scritto anche biografie: Giuseppe Garibaldi (ripubblicato nel 2010) e Vita e morte di Nino Bixio (2011). Tutti sono editi da Mursia.