Diamo un'occhiata alla beta del primo MMO free to play per Xbox
Annunciato a sorpresa durante la conferenza Microsoft dell'ultimo E3, quando tutto il mondo aveva già lo sguardo rivolto verso la next gen chiamata One, l'esclusiva di World of Tanks per Xbox 360 ha davvero stupito tutti e sembra essere il canto del cigno che la casa di Redmond ha voluto regalare alla sua console che sta avviandosi verso il viale del tramonto. Certamente una piattaforma florida di giocatori com'è diventato il Live in questi anni non poteva che fare gola a Wargaming.net, ma comunque stupisce come questa si sia oggi aperta alla formula del free to play ripensando alle rigide politiche che contraddistinguevano gli esordi di questo servizio online. Quel che è certo è che l'arrivo di questo particolare MMO bellico non poteva avvenire in un momento migliore, ovvero quando l'utenza è alla sua massima espansione, cosa testimoniata anche dall'interesse gravitato intorno a questa versione open beta.
Oliate bene i cingoli
Lo sviluppo di questa conversione da salotto è affidato allo studio Wargaming West. Nato in quel di Chicago dalle ceneri dei Day-1 Studios con lo specifico compito di trasportare su console la punta di diamante della casa bielorussa. Produzione che negli ultimi anni si è enormemente espansa, cavalcando l'onda del successo dei suoi MMO bellici di cui World of Tanks rappresenta la prima e più famosa incarnazione.
Già questo lascia trasparire l'importanza strategica del porting in questione, con la non troppo velata volontà, in caso di successo, di svilupparne in futuro una versione dedicata alla next gen.World of Tanks è diventato un tale fenomeno di mercato che quasi non meriterebbe presentazioni, dopo aver battuto addirittura il Guinness World Record per il maggior numero di giocatori connessi allo stesso server. Si tratta di un atipico MMO di stampo bellico dove le battaglie si svolgono in campo aperto e hanno per unici protagonisti varie tipologie di carri armati. La lentezza dei pachidermici mezzi corazzati lascia sulle prime piuttosto spiazzati, ma, una volta compreso come World of Tanks sia un gioco dove a farla da padrone sono la strategia ragionata e il gioco di squadra, si cominciano ad apprezzare le numerose soluzioni tattiche offerte dalle differenti classi di carri. I relativamente agili carri leggeri sono perfetti per un uso esplorativo e per individuare i nemici sparsi nelle ampie mappe. Maggiormente bilanciati sono i carri medi, mentre i più lenti ma aggressivi corazzati pesanti rappresentano temibili bocche di fuoco blindate che però peccano in campo visivo e necessitano di unità alleate di supporto. A questi classici mezzi si affiancano i cacciacarri, dalla mobilità e dalla difesa più ridotte e spiccatamente sbilanciati verso le caratteristiche offensive e le ancor più statiche artiglierie in grado di bombardare dall'alto da una parte all'altra della mappa. In questa versione beta sono disponibili solamente i mezzi statunitensi e tedeschi, per un totale di 40 carri, ma gli sviluppatori promettono un totale di 60 unità nella release finale. Sperando che sopraggiungano presto ulteriori espansioni per avvicinare il numero di carri a quello della versione PC. Una delle caratteristiche che hanno fatto maggiormente la fortuna di World of Tanks è l'ampia personalizzazione dei mezzi, tramite pacchetti acquistabili con materie del gioco quali oro e argento (e non solo tramite denaro reale). Acquistare nuovi pacchetti per far crescere le statistiche dei carri permette anche di arrivare a sbloccare nuovi mezzi di livello superiore seguendo degli schemi ad albero predefiniti. World of Tanks per Xbox 360 - Videoanteprima E3 2013
Guerra libera
L'open beta di World of Tanks permette di giocare in scontri 15 contro 15 in cinque differenti mappe di ampiezza più che ragguardevole. Le tipologie di partita offerte sono due: le battaglie standard dove l'obiettivo è quello di occupare la base nemica o anche, più frequentemente, la distruzione di tutti i carri avversari, mentre le partite encounter si focalizzano sulla conquista di un territorio neutro posto al centro della mappa e conteso da entrambi gli schieramenti.
Sebbene la seconda modalità di gioco richieda necessariamente una maggiore strategia nell'approccio, il gioco non tende mai a premiare l'azione in solitario. Fondamentale per gli equilibri del gioco è come la formula free to play di World of Tanks è stata implementata per scongiurare le odiate degenerazioni che fanno sfociare molti prodotti analoghi nel cosiddetto "pay to win", ovvero quando i giocatori paganti ottengono dei bonus che falsano la competizione nei confronti di chi non ricorre all'esborso di denaro. Nella versione finale di World of Tanks sarà possibile fare un account a pagamento detto premium, non disponibile nella versione beta, ma gli sviluppatori promettono che questi bonus non andranno a inficiare sul bilanciamento del gameplay. Va detto come già la versione per PC vanta una struttura che riesce a far convivere egregiamente le due anime (quella a pagamento e quella gratuita) del gioco, quindi c'è piena fiducia che anche su Xbox venga mantenuto lo stesso funzionale equilibrio. Trattandosi di un gioco esclusivamente online si rende necessario un abbonamento Live gold ma gli utenti silver possono usufruire di un periodo di prova gratuita di una settimana.World of Tanks - Trailer della Xbox 360 Edition
Distanza di tiro
Nella open beta appare già ottimo il sistema di matchmaking, decisamente rapido nella ricerca delle partite e nel bilanciamento dei giocatori di grado simile, dove a fare la discriminante è il livello della classe del carro con il quale scendiamo in campo, non esiste infatti un indicatore di esperienza generale del giocatore.
Alla Wargaming hanno deciso di investire molto anche nei server che ospitano le partite, così da scongiurare il fenomeno dei cheater e i problemi di host. Anche lo schema di comandi si sposa alla perfezione con il pad: comandare la base del carro con lo stick analogico sinistro e la visuale della torretta con quello destro non fa assolutamente rimpiangere l'uso di mouse e tastiera. L'aspetto meno convincente di World of Tanks risiede nel comparto grafico sottotono. Pur non presentando gravi difetti, salvo degli sporadici cali di frame rate, la resa degli ambienti appare piuttosto povera, pur vantando una distanza visiva molto lunga molti dettagli come l'erba scompaiono a pochi metri dal proprio mezzo. Sarebbe ingiusto pretendere lo stesso impatto visivo della controparte PC su una macchina che oramai ha i suoi anni ma Xbox 360 ha già dimostrato di poter fare di più. Maggiormente curata è la modellazione dei mezzi, impreziosita di dettagli che mostrano i differenti potenziamenti acquistati e montati sul carro armato. Alla luce di tutte queste considerazioni, e in particolare vista l'ottima risposta che sta avendo l'open beta in termini di pubblico, sembra che la scommessa di far sdoganare il free to play di Wargaming.net sul Live stia per essere vinta, non rimane che aspettare la prossima uscita della versione finale di World of Tanks per verificare quanto sia stato utile questo lungo periodo di prova.