Dalla cultura spazzatura alla cultura nella spazzatura
In una lettera aperta al Daily Telegraph 11 insegnanti, psicologi e autori di libri per ragazzi — fra cui l’acclamato scrittore Philip Pulmman e Penelope Leach, un’esperta di problemi adolescenziali — hanno lanciato un appello perché il governo agisca immediatamente per impedire che i più giovani possano morire.
Costretti “a comportarsi e vestirsi come dei mini-adulti”, i ragazzi stanno diventando sempre più depressi e presentano sempre più problemi di sviluppo fisico e crescita caratteriale precoce, dicono.
“Quando il cervello dei ragazzi è ancora in fase di sviluppo non si possono ancora comportarsi come adulti già cresciuti, e adattarsi agli effetti del rapido cambiamento tecnologico e culturale”, si dice nella lettera.
“Hanno bisogno di quello di cui gli esseri umani in fase di crescita hanno sempre avuto bisogno: di cibo vero (e non il cibo “spazzatura”), di giochi veri (e non giochi sedentari davanti ad uno schermo), di provare le prime esperienze che gli riserva il mondo in cui vivono e avere un’interazione normale con gli adulti reali che fanno parte delle loro vite”.
La lettera è stata resa pubblica da Sue Palmer, una ex preside e autrice di un libro che si intitola “Adolescenza tossica”, e dal Dottor Richard House, un professore universitario del Research Centre for Therapeutic Education alla Roehampton University di Londra.
“Lo sviluppo degli adolescenti è influenzato in maniera drastica dal mondo in cui crescono . E’ scioccante”, ha detto Palmer al Daily Telegraph.
“Il processo di crescita fisica e psicologica di un ragazzo non può essere accelerato. Deve seguire i suoi tempi biologici, non una velocità elettrica. L’adolescenza non è una corsa contro il tempo”.
Gli esperti hanno condannato il sistema educativo britannico che sta diventando sempre più un sistema in cui un adolescente è “spinto da un obiettivo” e ha lanciato un appello al governo perché riconosca che i ragazzi hanno bisogno di più tempo e spazio per crescere, esigendo con urgenza un dibattito pubblico sull’educazione degli adolescenti nel 21esimo secolo.
La premiata autrice di libri per ragazzi Michael Morpurgo ha denunciato un effetto “goccia dopo goccia dopo goccia” che sta uccidendo i giovani, che sono soggetti ad una forte pressione in ambito universitario e al bombardamento di un mercato ossessivo.
“Si sta gradualmente diffondendo come un veleno nella cultura. C’è sempre meno spazio per la lettura, per i sogni, per il teatro, per l’arte o semplicemente per giocare”, ha detto alla Bbc radio.
Dalla “cultura spazzatura” alla cultura nella spazzatura il passo è breve.
A Bari, centinaia di volumi, appartenuti ad un uomo deceduto pochi giorni prima, sono stati buttati in un cassonetto davanti ad una libreria. Ma gli amanti della lettura non si perdono d’animo e li raccolgono. Un doppio sfregio: buttare nella spazzatura (e nemmeno in quella differenziata) centinaia di libri appartenuti ad una persona, defunta pochi giorni prima, che evidentemente amava assai la lettura. E poi addirittura buttarli in un cassonetto a due passi dal maxistore Feltrinelli. È accaduto nel centro di Bari dove l’ingombrante patrimonio di volumi è stato così “smaltito”. Ma a quest’atto la gente, per lo più gli avventori della libreria, hanno risposto con un gesto d’amore verso i libri, ovvero rovistando letteralmente nei cassonetti.