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Dalla foto di Vasto a quella... di Casini

Creato il 17 marzo 2012 da Controcorrente

Sembra  passato un secolo dalla foto di Vasto conVendola, Di Pietro  e Bersani  sorridenti  a sancire un nuovopatti di alleanza. Una foto che sembrava ridare speranza ad una  sinistrain crisi decennale .La speranza che, finalmente, potesse nascere un progetto,finalmente credibile , di un governo futuro alternativo alle destre ed alsistema neocapitalistico liberista. 

casini-monti-bersani-alfano 

Quella fotografia sembra ormai irrimediabilmente cancellatada quella nuova scattata da Casini nella riunione  nota con Monti,Bersanie Alfano..
Vediamo l'autore che  si bea e pavoneggia per questocrede di essere il protagonista della scena dunque la posta immediatamente suTwitter. .In effetti  è la sua linea politica inciuciatara che ha prevalsoalla fine . Alfano cerca di darsi un contegno da leader , favorito dal fattoqualche risultato lo ha pur ottenuto su patrimoniale, rai e lotta allacorruzione e per il resto la ricetta reazionaria di Monti gli va ‘ piu’ chebene . La comparsa Bersani appare invece il piu’ patetico insieme al pavoneCasini visto che ride e non sembra rendersi neppure conto di cosa stia facendoe che sta scavando la fossa all’intera sinistra e che nulla è riuscito adottenere per salvare il salvabile dal macello delle classi sociali che avrebbedovuto rappresentare. Le tre caste riunite da Super-Mario comunque, propriocome a Yalta fecero Stalin e Roosevelt, preparano la grande spartizione delpotere ,la  manipolazione delle masse , la normalizzazione ed alienazionedel paese che continuerà, salvo imprevisti , anche nel dopo Monti. Sispartiranno l’Italia in aree di influenza giungendo a compromessi atti adaffossare del tutto quel che resta dei principi democratici dell’Italia. L’unicasperanza sta nella posa in parte vagamente dubbiosa di Bersani il quale sembraquasi rendersi conto che forse non tutto sta andando come aveva pensato.
In chiave psicologica, la posizione in piedi, dietro glialtri e per ultimo di Monti , sta a significare l’esatto opposto di quel cheappare. Questo atteggiamento  rivela in generale   volontà di dominioe di controllo su tutti gli altri, La classica onnipotenza  mascheratadietro la maschera di una  finta sobrietà ed umiltà .Il fatto che poi gli altri siano seduti , direi quasiabbarbicati sulla loro ” poltrona” …beh..questo non abbisogna credo dispiegazioni particolari… Sul piano formale e simbolico –iconografico che dire : Montiè, come detto, l’unico in piedi ,  proprio come si addice a colui che  sabene di avere in mano il pallino del gioco . E' l’unico infatti che non ride ,gli altri son tutti più in basso e sparsi ,predisposti a rimanerci perché sannodi aver fallito, ma consolandosi col fatto che il tempo e Monti lavorerà per iloro interessi, non certo per quelli del paese.Nell’insieme una foto patetica che sancisce, nella miseria enella pochezza e vuoto tragico che trasmette ,la sconfitta totale dellapolitica quella vera con la P maiuscola e dunque di ogni idea di libertà,giustizia e democrazia per il Paese reale. Peccato che Vendola e Di Pietronon l'abbiano ancor capito e che continuino ad aspettare Godot invece dimuoversi unitariamente ed in autonomia  per costituire un  quartopolo alternativo per costringere il PD a decidersi e mutar strada prima che siatardi.

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