Cielo coperto e foschia non aiutano, ma il panorama sulla curva che l'Adige compie quando lascia la Val Venosta e si dirige verso Bolzano è veramente grandioso. Dopo questo tratto, il resto è tutto in discesa. Passando dai rinomati Masi della Muta si scende a Tirolo paese e poi alla passeggiata Tappeiner, che si abbandona giusto sopra il Duomo per sbarcare tra i portici di Merano (con doveroso pellegrinaggio alla sopravvissuta Rothaler Weinstube).
Il tratto più esposto e insidioso della "Hans Frieden Felsenweg" è breve e molto
suggestivo. La foto, che lo mostra con la Val Venosta sullo sfondo, lascia intra-
vedere la catena che funge da corrimano e permette l'assicurazione.
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Il sentiero è infatti riservato a chi non soffre di vertigini, l'esposizione è notevole e i più incerti farebbero bene a munirsi di un imbrago da ferrata. Per il resto, è totalmente privo di difficoltà e anche breve.Noi l'abbiamo percorso (salendo in seggiovia+bidonvia da Lagundo fino alla Leiteralm) dal lato leggermente in salita, con l'idea discendere poi a piedi a Tirolo e Merano, e devo dire che si è trattato di un gran bell'antipasto.La discesa sul terrazzamento che ospita il paese di Tirolo ricalca a tratti gli antichi sentieri che i contadini percorrevano a piedi e quindi è piuttosto ripida, ma mai esposta o realmente difficile.Infine, per scendere da Tirolo alla Tappeiner Promenade e quindi portarsi nel centro di Merano,si attraversa il paese e poi
si può tagliare sulla destra tra le vigne, come abbiamo fatto noi (scelta sconsigliata), oppure si può prendere per Castel Fontana e, dopo breve digressione, sbarcare più comodamente sulla Tappeiner (scelta consigliata).Il collegamento della Tappeiner con la piazza della Merano medioevale e i suoi rinomati portici avviene per una stretta e suggestiva scalinata che scende ripida fin dietro l'abside del Duomo (ecco perchè in questa via centralissima c'è così tanta gente con zaino e scarponi).
Quote e dislivelli:
Quota di partenza: m 1.510 (arrivo bidonvia alla Leiteralm)
Quota di arrivo: m 305 (Stazione FS Merano)
Quota massima raggiunta: m 1.530 circa (appeno dopo la Leiteralm)
Dislivello assoluto: m -1.205
Dislivello cumulativo in salita: m 475
Dislivello cumulativo in discesa: m 1.655
Lunghezza con altitudini: km 15,2
Tempo totale netto: ore 5:00
Difficoltà: E
Descrizione del percorso:
Sbarcati dalla bidonvia si è subito alla Leiteralm (m 1.522), posto di ristoro da cui ci si immette nell'Alta Via Meranese. Il sentiero si svolge dapprima nel bosco. Poi, portatosi sul versante meridionale del monte Muta, esceall'aperto tagliando con andamento pianeggiante la parete, che è rocciosa a monte e inerbata a valle. Il sentiero è ottimo ma esposto e assistito da cordino metallico. In breve si giunge ai Masi della Muta, distribuiti tra i 1.400 e i 1.350 metri di quota (stazione a monte della funivia che sale da Tirolo paese). Seguendo le indicazioni ed i segni bianco-rossi si imbocca il sentiero che scende agli masi sottostanti e sbocca a Tirolo fra i meleti giusto accanto la stazione a valle della funivia. Per abbreviare il percorso che porta alla passeggiata Tappeiner (che altrimenti fa una digressione fino a Castel Fontana) noi abbiamo tagliato fra le vigne e i meleti (vedi traccia GPS) incontrando un terreno infido, privo di tracce, segnato dai salti dei terrazzamenti.Se non si è di piè fermo, meglio evitare, e allungare passando da Castel Fontana. Comunque, arrivati alla Tappeiner, la si prende verso sinistra, giungendo comodamente sulla verticale del Duomo, da dove una scalinata scende direttamente nella piazza. Imboccando i portici (sulla destra) si attraversa il centro medioevale e ci si spinge poi (la traccia GPS segue solo uno dei percorsi possibili) fino alla stazione FS dal cui piazzale partono i bus per Plars di Lagundo/Algund.Come arrivare:
L'auto si lascia presso la stazione a valle della seggiovia Oberplars-Vellau, che si trova ad Algund/Lagundo, un paese che si trova alla periferia di Merano, dove inizia la Val Venosta.Per il ritorno dalla stazione FS: sul piazzale antistante parte la linea urbana per Algund/Lagundo.