Anche quest'anno la prova bikini avrà certamente impensierito qualcuna di noi... ne sono certa!!Questo è un appuntamento annuale che arriva puntuale e che già in primavera comincia a darci pensiero!Dando un'occhiata in rete ma non solo, ho scoperto che, a quanto pare, otto donne su dieci comprano un bikini e volendo ancora andare a fondo con le statistiche, nel 70 per cento dei casi le donne preferiscono un bel due pezzi al più castigato intero.Cosa mai vorrà dire?Probabilmente che le ragazze con una buona circonferenza cervello, se ne infischiano della prova costume e scelgono di mettere in risalto le curve. Ma certo ragazze... ci vuole almeno un bikini nell'armadio o più di uno!!Se proprio mi devo scoprire, a dispetto di quel classico senza tempo...cuscinetto sul fianco, duro a morire proprio come quel tizio alla tele.. allora voglio almeno godermi la vista di cassetti straripanti di bikini dalle mille forme e colori. Ogni giorno di vacanza voglio poterne indossare uno diverso e provare l'ebbrezza di essere scambiata per una fashion bikini victim!! Se dopo tutto ciò non sono ancora riuscita a farvi passare dalla parte del bikini, allora sappiate che uno slip piccolo, in effetti, attenua l'attenzione sui fianchi che invece risulterebbero enfatizzati da uno slip con fasce troppo larghe; mentre per i seni più generosi basta semplicemente scegliere un reggiseno all'americana, cioè allacciato dietro al collo che sostiene bene il peso lasciando libere le spalle e donando slancio alla figura. Una curiosità per concludere in bellezza questa campagna a favore del tragico bikini: fu l'ingegnere meccanico francese Louis Réard che nel luglio del 1946 con una scandalosa sfilata nella celebre piscina Molitor di Parigi, presentò per la prima volta la sua invenzione, il bikini. Non fu affatto semplice trovare modelle disposte a mostrate le proprie grazie in pubblico, così Rèard assoldò una nota spogliarellista del Casino de Paris. E figurarsi.. chi mai avrebbe avuto l'ardire di spogliare una donna con tanta facilità.. se non un uomo? Se ancora siete pensierosamente in bilico vi lascio con una frase che adoro, della nota designer asiatica Anna Sui: La cosa più sexy del bikini è che lascia qualcosa all'immaginazione, la parte migliore! My favorite bikini!
Anche quest'anno la prova bikini avrà certamente impensierito qualcuna di noi... ne sono certa!!Questo è un appuntamento annuale che arriva puntuale e che già in primavera comincia a darci pensiero!Dando un'occhiata in rete ma non solo, ho scoperto che, a quanto pare, otto donne su dieci comprano un bikini e volendo ancora andare a fondo con le statistiche, nel 70 per cento dei casi le donne preferiscono un bel due pezzi al più castigato intero.Cosa mai vorrà dire?Probabilmente che le ragazze con una buona circonferenza cervello, se ne infischiano della prova costume e scelgono di mettere in risalto le curve. Ma certo ragazze... ci vuole almeno un bikini nell'armadio o più di uno!!Se proprio mi devo scoprire, a dispetto di quel classico senza tempo...cuscinetto sul fianco, duro a morire proprio come quel tizio alla tele.. allora voglio almeno godermi la vista di cassetti straripanti di bikini dalle mille forme e colori. Ogni giorno di vacanza voglio poterne indossare uno diverso e provare l'ebbrezza di essere scambiata per una fashion bikini victim!! Se dopo tutto ciò non sono ancora riuscita a farvi passare dalla parte del bikini, allora sappiate che uno slip piccolo, in effetti, attenua l'attenzione sui fianchi che invece risulterebbero enfatizzati da uno slip con fasce troppo larghe; mentre per i seni più generosi basta semplicemente scegliere un reggiseno all'americana, cioè allacciato dietro al collo che sostiene bene il peso lasciando libere le spalle e donando slancio alla figura. Una curiosità per concludere in bellezza questa campagna a favore del tragico bikini: fu l'ingegnere meccanico francese Louis Réard che nel luglio del 1946 con una scandalosa sfilata nella celebre piscina Molitor di Parigi, presentò per la prima volta la sua invenzione, il bikini. Non fu affatto semplice trovare modelle disposte a mostrate le proprie grazie in pubblico, così Rèard assoldò una nota spogliarellista del Casino de Paris. E figurarsi.. chi mai avrebbe avuto l'ardire di spogliare una donna con tanta facilità.. se non un uomo? Se ancora siete pensierosamente in bilico vi lascio con una frase che adoro, della nota designer asiatica Anna Sui: La cosa più sexy del bikini è che lascia qualcosa all'immaginazione, la parte migliore! My favorite bikini!