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dalla parte del ‘pigiama’

Creato il 24 luglio 2010 da Unamelalgiorno

conosci una certa XX YY, medico ecografista?
Di nome, rispondo, ma non di persona.
E così parte, in vari tempi, la narrazione/sfogo di una mia amica che mi racconta la sua esperienza del contatto con un medico: come non dovrebbe mai esser un medico . . .
So che da qualche parte c’è qualcuno che ha di me un’idea similare; mi conforta, minimamente, che quando ne ho parlato – con le impiegate dell’accettazione, per esempio – ho avuto conferma che non erano persone normali (e che tanti, con cui mi son relazionato con relativa tranquillità, avevano fatto un pò di scene ed erano rimasti impressi alle impiegate amministrative per il loro comportamento) . . .
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Ti dico solo che ho avuto la sfortuna di incontrarla ieri mattina per la mia seconda eco e sono rimasta basita dalla sua maleducazione..
Così ero curiosa di capire se era una mattinata storta come capitano a tutti o se era proprio il suo carattere (ad intuito opto decisamente per la seconda).
Sarà che per me era un momento delicatissimo emozionante ecc ecc ma trovarmi di fronte una che non solo nn da il buongiorno, non solo non alza la testa per guardarti in faccia mentre compila le carte, ma non ha la minima capacità di trattare con le persone mi ha veramente disturbato non solo l’esame che dovevo fare ma direi la giornata.
Sono una paziente come un’altra, non pretendo carezze e baci, non pretendo dolcezze ma educazione e buone maniere si, da lei come dal fornaio dove acquisto il pane.
ecco tutto qui..
grazie dell’ausilio dottore
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Siamo uomini e nonostante sia convinta del fatto che quella del medico come quella della suora del prete debba essere una vocazione e che sia un mestiere speciale che non tutti si possono permettere di fare, capisco che le giornate storte e gli errori sono umani e perdonabili.
Per questo mi interessava capire se la notte passata dalla dott era stata pesa o se il non guardare in faccia, il rispondere senza cortesia, il mancato buongiorno fossero casuali.
Detto questo ripeto che non do per scontato che ogni medico sia capace di entrare in sintonia con me/con il/la paziente: quel momento così speciale per me, per lei era lavoro, ero una delle tante donne incinte curiose emozionate agitate felici confuse incredule davanti ad una vita di 28 cm chiusa in pancia. non mi aspetto di trovare un’amica lì dentro ma una che sappia fare il suo lavoro, che in quel caso controlli che le misure sono quelle giuste il liquido c’è e tutto il resto.
Ma l’educazione è un’altra storia. Quella la pretendo. E un minimo di accortezza idem.
Ho avuto la fortuna di incontrare ottimi medici ma aihmè sfortuna mia, nei momenti più delicati persone senza cuore senza rispetto senza professionalità.
Baroni insensibili che non hanno scrupoli a comunicarti che il tuo parente è terminale senza nemmeno farti sedere.
Mentre tu lì non capisci più niente non senti più niente non vedi più niente vorresti solo essere te quello che sparisce.
Si fa per parlare, per l’appunto mi si sono risvegliati dei momenti che mi hanno segnata . . .


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