di Rina Brundu. Al posto di Luciano Fontana – neo direttore del Corsera – me ne sarei guardata bene dal mostrare come prima notizia della mia Home la foto della neonata reale Charlotte Elizabeth Diana (vedi screenshot), seppure nel giorno in cui le è stato dato l’augusto nome. Probabilmente l’apertura che avrei scelto io avrebbe riguardato le problematiche poste dall’Italicum, la situazione della Auchan, della Whirpool e i problemi che i lavoratori di quelle aziende stanno vivendo in questi tempi difficili.
Ma io tendo ad essere noiosa quando si tratta di notizie che debbono comparire nella Home dei giornali-che-contano e quindi sono probabilmente fuori moda. Vero è però che la nascita di Sua Maestà la Principessa di Cambridge Charlotte Elisabeth Diana non è una notizia gossipara come un’altra e come fu per il di lei fratello, il principe George, futuro re d’Inghilterra, si calcola che saranno centinaia i milioni di revenue che genererà la reale nascita, a tutto beneficio della sua madrepatria: pensiamo soltanto a quanti posti di lavoro creati nel mondo dei giornali scandalistci! Per un paese come il nostro abituato da sempre ai politici mangia denaro pubblico una lezione non da poco!
C’é di più! Non so perché ma questa bambina (bellissima a sentire i cospiratori russi, troppo bella per essere vera!), ha un piglio molto “severo” fin dal primo giorno, un piglio da futura regina. Naturalmente auguriamo tutto il bene al piccolo George, ma era quasi impossibile non notare la diversa felicità di mamma e papà mentre guardavano questa piccola: tutto il mondo attendeva una bambina, anche loro! Girl power, dunque? Si direbbe proprio così e non si può esserne che felici. Così come non si può essere che lieti della contemporanea corsa alla presidenza statunitense di Hillary Clinton, una corsa, a mio avviso, senza storia: Hillary stravincerà con il sostegno di tutte le donne d’America e del pianeta.
Stiamo infine entrando dentro le dinamiche di un mondo più paritario, più egualitario, più giusto verso il popolo femminile? Papa Francesco pensa di sì, io pure. Tranne in Italia, naturalmente! Da noi si va avanti a forza di Quote Rosa, un’offesa non da poco alla nostra intelligenza e alle nostre capacità fortemente sponsorizzata da un Esecutivo determinato a rendersi simpatico agli occhi delle donne e a comprarne il voto: non è quella strada! Diffidate sempre e con forza da chiunque vi dica, io ti farò diventare questo o quello, donna o uomo che sia. La strada, per ogni donna capace e in gamba, è quella di percorrere il proprio cammino in solitaria, perché solo così si avrà certezza del destino che si è state capaci di modellare con le nostre mani che, per sua natura, non potrà che essere il migliore possibile e senz’altro quello più vero.
Benvenuta tra noi piccola Charlotte Elizabeth Diana!
Featured image, screenshot dalla home del Corriere.it.